sabato, luglio 01, 2006

La patologia dell'insulto


di INSULTARE
Il Direttore perde il pelo ma non il vizio

Chi sciopera perché il contratto nazionale è scaduto da due anni e non si intravedono segnali di ripresa delle trattative viene definito “BAMBA”, termine milanese che sta a significare un’ampia gamma di epiteti che vanno dallo stupido al rimbambito, i senatori a vita hanno introdotto in Italia la “DITTATURA dei “PANNOLONI”, prodotti tipici usati dagli incontinenti, condizione fisica questa legata soprattutto agli anziani e via di seguito.
Il direttore Feltri parrebbe avere una particolare predisposizione ad elargire a destra ed a manca, a ben riflettere più a manca che a destra, epiteti che per alcuni lettori sono spiritosaggini o dei termini goliardici mentre per altri configurano dei veri e propri insulti.
A tal proposito mi piace qui riportare un breve passo di un articolo a firma di Luigi Cancrini, neo deputato DS, pubblicato su L’Unità qualche giorno dopo il voto di fiducia dato al nuovo governo Prodi al Senato, in risposta ad una lettera di un lettore che lamentava il modo in cui il dr. Feltri aveva definito il voto pro fiducia di tutti i senatori a vita presenti in aula.
Riferendosi anche al seguente passo scritto dal direttore Feltri su Libero sotto il titolo “Perché la sinistra non ha vinto……io e Brunetta non siamo rimbecilliti del tutto anche se questo dato mentale potrebbe aprirci un giorno le porte del Quirinale. Anzi no, impossibile, anche da imbecilli non riusciremmo mai ad essere comunisti , o ex o post”, il Cancrini commenta: “Goliardia ? O senso di astio e di invidia. Incapacità di vedere , senza arrabbiarsi, il pensiero degli altri caratteristica di chi, non avendone uno proprio, invidia coloro che il pensiero lo hanno”.
Ritornando a noi, poveri mortali rimbecilliti dalla calura, mi pongo la domanda se quello del Feltri sia proprio un diritto di cronaca ? Era indispensabile insultare il neo eletto Presidente della Repubblica o……; mi meraviglia come nei suoi confronti nessuna Procura abbia ritenuto di aprire un procedimento penale atto a valutare se la suddetta frase integri il reato di vilipendio al Capo dello Stato in quanto, in buona sostanza, l’epiteto di “imbecille” era diretto proprio a lui.
Mi chiederete il motivo per cui sono venuto su questo argomento a scoppio ritardato ? Ve lo dico subito perché il sig. Vittorio Feltri è stato quest’anno condannato ad un anno e sei mesi di reclusione dal giudice monocratico di Bologna per aver diffamato il senatore Gerardo Chiaromonte, deceduto nel 2003, per aver indicato in un articolo del 1990 su Qn (Quotidiano nazionale di cui Feltri era all’epoca direttore) che il nome di quest’ultimo era inserito ingiustamente nel dossier Mitrokhin come uno dei collaboratori occulti dell’Unione Sovietica.
Non poteva mancare certamente la solidarietà di Berlusconi che si è dichiarato sbalordito per una così pesante condanna per “un reato di opinione” !
Evidentemente l’ex Premier ha del diritto una idea molto pallida anche se debbo convenire sulla eccessiva pesantezza della condanna inflitta.

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