mercoledì, agosto 02, 2006

Barbapedana racconta - 2






EL CANTASTORI
In ricordo di “BARBAPEDANA”



"Io dico sempre cose sincere, anche perché nonho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci sipuò fidare di chi usa la menzogna come mezzodella lotta politica? La gente deve fidarsi solo dichi dice la verità" (Silvio Berlusconi, 2-3-94)
Indro Montanelli, uno tra i più grandi giornalisti italiani, fondatore de IL GIORNALE, scomparso nel 2001, conosceva bene il Silvio nazionale, avendolo avuto per molti anni come editore.
Di lui diceva: "Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne".
Un istinto irrefrenabile tanto che alle volte al “mentitore” in parola riesce difficile, non solo per questioni di memoria, distinguere la verità dal proprio mendacio; un solo cervello che però crea di continuo ed in una qualsiasi occasione, un doppiaggio della personalità, un doppio essere nel quale è veramente arduo trovare il limite tra il bene ed il male, il vero ed il falso, tanto è la prevalenza di quest’ultimo sul primo.
Riesce a mentire persino a fronte di contestazioni di fatti accertati, come avvenne avanti il Tribunale di Verona allorché, sotto giuramento, ebbe a negare la sua appartenenza alla Loggia P2.
Infatti, il 22 ottobre 1990, la Corte d'Appello di Venezia l'ha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto giuramento: "Il Berlusconi - si legge nella sentenza - deponendo avanti il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli estremi obiettivi e soggettivi del contestato delitto": cioè la falsa testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica P2. Il reato, accertato, fu dichiarato estinto grazie a una provvidenziale amnistia approvata nel 1989.
Negli Stati Uniti, la menzogna (specie se giurata dinanzi a un giudice) comporta l'immediato impeachment: il colpevole lascia la Casa Bianca ma in Italia si entra a Palazzo Chigi. E, naturalmente, continua a mentire. Come prima, più di prima….. cantava Tony Dallara mentre il berluska, imitandolo, aggiungerà, come da copione scritto di suo pugno, presente Apicella, “……. mentirò.”.
Da “Il bugiardo” – edizione riveduta e corretta in chiave moderna della commedia goldoniana.

p.s.
FUORI CONCORSO per l'assegnazione del trofeo "FACCIA DI PALTA"

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