mercoledì, gennaio 31, 2007

L'acquario di Arcore

L’acquario di Arcore

Un ricco ed insigne benefattore ne aveva fatto dono, in un primo momento, al famoso Acquario di Roma ed in poche ore il nuovo arrivo aveva destato una enorme curiosità tanto da attirare in una mezza giornata milioni e milioni di visitatori.
Data la grande ed inaspettata novità, il direttore dell'Acquario aveva severamente vietato ai visitatori di scattare foto o girare filmati sia, come oramai si usa nelle nostre scuole, con cellulari che con cineprese o telecamere.
Ma la notte porta consiglio e così, visto il clamore suscitato ed il successo avuto da questa nuova entrance, il ricco ed insigne donatore, si rimangiò in un sol boccone la donazione fatta al popolo italiano; così fini - si senza accento sulla i - la storia romana del delfino azzurro.
Ma noi, conoscendo bene il benefattore, avevamo proprio creduto a quell'atto munifico ?
Beh, qualcuno si ed altri no.
L'Italia si è divisa anche su questa "balla".
Ma, essendo azzurro, questo delfino se lo portò presso la sua casa padana, non in Sardegna, altrimenti la gente avrebbe fatto confusione tra i cactus ed il delfino; l’avrebbero definito come il delfino del cactus.
E lì si esibisce per la gioia di tutti noi.L’iniziativa viene oggi definita come un’azzeccata operazione commerciale in quanto, specie l’atto di retromarcia, influì benevolmente sul morale dei suoi soci d’affari oramai adusi, nonostante facessero finta di nulla, ad incassare da qualche anno a questa parte una lunga serie di fallimenti.

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