lunedì, giugno 18, 2007

Quando la toppa è peggio del buco


FRASI STORICHE
anche se recenti
Non c’è da stupirsi più di tanto per le improvvide battute che, a getto continuo, il cavaliere per antonomasia ci propina quasi tutti i giorni.
Alcune alquanto volgarotte, altre insipide e solamente qualcuna apprezzabile, ma capita di rado.
Frasi che se pronunciate da un personaggio qualunque non susciterebbero alcuna reazione ma uscite dalle perpetue sorridenti labbra dell’ex premier non possono certo passare inosservate e creare, alle volte anche al di là delle intenzioni di chi le urla o sussurra, un certo allarmismo.
Già proprio allarmismo, non si tratta di una esagerazione qualora si consideri il clima ostile che l’attuale opposizione già ancor prima delle ultime elezioni politiche ha messo in atto nei confronti dell’attuale maggioranza e del suo governo.
C’è modo e modo di condurre un’opposizione politica ma quella messa in atto quotidianamente in tutte le sedi istituzionali e non dalla CDL, dove uno solo comanda – altro che libertà – e gli altri ubbidiscono supinamente, con la politica nulla ha a che vedere e sta portando alla demolizione, sin dalla loro base, di tutte le strutture democratiche, nessuna esclusa.
Vanno alla ricerca di un governo di grande intese – ma con chi e per far cosa ? - per l’elaborazione di una nuova legge elettorale affermano e poi andare subito a nuove elezioni.
Il dialogo, più volte sollecitato dal Capo dello Stato, questo sconosciuto a casa della destra.
Se per dialogo si intendono quelle valanghe di insulti ed intemperanze verso questo governo da abbattere ad ogni costo, allora il dialogo c’è stato da sempre; il Parlamento ridotto a teatro di indegne sceneggiate condite da parole irripetibili rivolte verso i componenti del governo ed in Senato soprattutto nei riguardi dei senatori a vita i quali, a suo tempo, con i loro voti salvarono anche uno dei governi Berlusconi.
In tal modo si trattano le basi democratiche del nostro Paese? Bell’esempio !
La calunnia è un venticello……canta don Basilio nel Barbiere di Siviglia, venticello che genera dubbi e fomenta disordini.
Ma veniamo a quanto detto dal Berlusconi in questi ultimi giorni; rispondendo ad una persona che aveva chiesto all’ex quando sarebbe ritornato al governo:
“ci vorrebbe un regicidio”
rispose con fare serio e deciso.
Per uno che scambia Saulo di Tarso, poi divenuto Paolo di Tarso, per un filosofo greco mentre altri non è che l’apostolo Paolo, uno dei fondatori della Chiesa di Roma, potrebbe anche darsi che non sappia come fu proprio una specie di regicidio, quello avvenuto a Sarajevo per mano anarchica nei confronti dell’erede al trono arciduca d’Austria , Francesco Ferdinando d’Asburgo , il 28 giugno del 1914 a scatenare, per pronta ritorsione punitiva, niente popò di meno che una guerra mondiale, la prima per la precisione; regicidio, dopo il precedente monzese contro Umberto I° per mano dell’anarchico Bresc; atti finali questi di una serie di attentati perpetrati da gruppi anarchici e proprio in quel lontano periodo venne coniato il termine di “terrorismo”.
Robetta da nulla, termini quelli di regicidio e terrorismo da scherzarci sopra come non potrebbe nemmeno azzardarsi di nominare un cabarettista di terz’ordine ma lui lo può dire impunemente, senza alcun rispetto del suo ruolo istituzionale, soprattutto in un periodo in cui soffia sul fuoco assieme ai suoi serventi e le inventa tutte pur di abbattere l’attuale governo che, piaccia o non piaccia, è stato eletto democraticamente.
Accennavo ai sui fedeli serventi alla cui testa sta il suo portavoce Bonaiuti.
Costui ha avuto l’ordine di dire , per minimizzare l’episodio,
che si trattava di una battuta scherzosa.
Come se quella frase fosse stata pronunciata alle giostre di un Luna Park od in una osteria, tra una bicchierata e l’altra.
C’è un proverbio veneto che dice:
“L’è pezo el tacòn del buso”
la toppa è peggio del buco!
E alla fine soggiunge che a Berlusconi quando era al governo ne erano state dette di tutti i colori.
Ma mai da Prodi, l’attuale capo del governo, anzi….. è stato sin troppo cortese.
Il tutto con il contorno di una pesante tempesta mediatica scatenata su tutti i fronti nell’intento di delegittimare, anche con metodi non propriamente legittimi – uso intercettazioni illegalmente ottenute in anteprima – il governo ed alcuni suoi componenti.
L’influsso della propaganda ha di già manipolato le menti di molti che non riescono più a comprendere da quale parte siano pervenuti tutti gli attuali mali di cui soffrono la stragrande maggioranza degli italiani.
Ogni governo nel primo anno di vita ha avuto da sempre più fischi che plausi, tanto più in questo ultimo anno allorché si è trattato di porre rimedio al deficit pubblico avuto in eredità dalla precedente amministrazione dello Stato; cifre di disavanzo allarmanti che sono state tirate fuori non da persone interessate, come fece il duo Berlusconi-Tremonti in diretta TV vespasiana, bensì da Enti terzi internazionali come la Banca Centrale Europea e Mondiale.
L’Italia era stata declassata da alcune agenzie di rating - la Standard & Poors, S&P e Fitch da AA a AA- e poi addirittura ad A+, un bel tonfo in quanto ad affidabilità politica ed economica.
Mercoledì il trio delle meraviglie andrà al Quirinale e l’autore del “porcellum”, il leghista Calderoni, ha messo le mani avanti affermano che stavolta il Presidente Napolitano non se la caverà con qualche pacca sulle spalle.
Un avviso minaccioso ed intimidatorio; ma il dentista della bergamasca non sa che il nostro Presidente ha dei denti ben resistenti e, quando serve, anche mordaci, affilati nel corso di una vita destinata in Italia ed in Europa a migliorare la vita degli italiani e non delle lobby, come per esempio quelli degli evasori fiscali del nord-est.
Soffia per ora un vento di tramontana, quello che il Berluska non vuole è la legge sul conflitto di interessi e quella Gentiloni sul riordino delle emittenti televisive; c’è ancora in ballo la questione di Europa 7 che pur avendo avuto assegnata legittimamente un canale televisivo ed affrontato ingenti spese per la sua modernizzazione, non ha mai avuto la possibilità di disporne perché qualche santo terreno l’ha destinata a Rete 4 !
E poi sentire l’amico Putin che dice come dopo la morte di Gandhi non ha più avuto un interlocutore serio con cui parlare ed il vedere Bush e Prodi affabilmente abbracciati l’ha fatto andare fuori onda, proprio a lui, padrone delle antenne, doveva toccare un simile amaro destino.
Ma la P2 che c’entra ? C'entra, c’entra anche se il nome potrebbe essere diverso, alcuni lavorano in vari campi in maniera occulta ma strisciante, ma ci sono in ogni gaglio della vita pubblica ed hanno incominciato a sobillare la gente.
Non si rassegnano d'aver perso il potere di rivoltare come un calzino l'Italia, a loro piacimento.



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