lunedì, ottobre 15, 2007

Un,due, tre passooo

L’ENNESIMA MARCIA SU ROMA
della
DESTRA


la prima

l’ultima



ma gli slogan ed i simboli sono sempre gli stessi













saluti romani, canti nostalgici (Faccetta nera) ed il pupazzo rappresentante Prodi preso a bastonate.
Si dirà, ma non erano di AN né cittadini qualsiasi quelli che si sono comportati così però il corteo era di AN e di nessun altro partito del centrodestra, ed inoltre c’era anche la Mussolini: un nome, un marchio, una garanzia... di un tremendo passato.
Nonostante tutto, pur avendo cambiato simbolo e nome, scopiazzato quest’ultimo da quel movimento antifascista, sorto nel nefasto ventennio, che si chiamava appunto “Allenza Nazionale”, e molte buone intenzioni, non lo nego, AN non riuscirà mai a liberarvi del suo pesante passato perchè divenuto oggi più che mai presente.
Il nuovo rigurgito fascista, questa è emergenza democratica, al codazzo di Fini il quale sino ad ieri aveva votato a tutto spiano condoni fiscali, edilizi, tassato il rientro di capitali dall’estero con tassi inferiori a quelli applicati ai BOT, rifugio dei poveri cristi per salvaguardare i pochi risparmi dall’inflazione e dall’aumento iperbolico dei prezzi, non dovuto all’entrata in vigore dell’euro, ma dalla insaziabile avidità delle sanguisughe.
Si sono riempiti la bocca con cifre di milioni e milioni di euro per gli aiuti umanitari ma non hanno scucito nemmeno un centesimo e questi soldi se li è ritrovati a carico l’attuale governo.
Ogni famiglia deve pagare le tasse sulla base di quanto guadagna; che scoperta, lo dice la nostra Costituzione ma il fatto è che il suo premier per primo ha incitato all’evasione davanti alla Guardia di Finanza, si è tolto di dosso la futura noia di far pagare ai suoi eredi la tassa di successione, sulla quale il precedente governo di centrosinistra aveva disposto consistenti franchigie per ogni erede in modo che venissero di fatto esentate da questo balzello i piccoli e medi patrimoni ereditari.


Anche i leghisti hanno minacciato marce e fucili pronti con la mobilitazione di milioni e milioni di persone, 10milioni di padani e 10milioni di veneti; sarà un caso ma la somma è uguale ai 20milioni di baionette che desiderava Mussolini per poter andare in guerra assieme ai nazisti.
Né allora, nonostante gli incentivi per chi concepiva figli maschi, né tanto meno oggi sia perché l’incontinente- in quanto a numeri - eversore padano non sa addizionare gli effettivi residenti nel lombardo-veneto che per la circostanza che oggi avere e far crescere un figlio è un lusso che la maggior parte delle nuove famiglie non può permettersi anche per merito suo e del duo, a lui stesso amico e caro, Berlusconi e Tremonti.
Secondo gli ultimi dati ISTAT pubblicati nel 2006 al 31 12 2002 le due regioni citate da Bossi avevano, complessivamente, come residenti:
LOMBARDIA 9.108.645
VENETO 4.577.408;
ho scritto non a caso “complessivamente” perché questi dati comprendono bambini, donne, vecchi ed immigrati provenienti dal sud Italia, poco amati dai leghisti, che non credo vorrebbero imbracciare il fucile, anche per giuoco, per fare divertire e contenti lui ed il Berluska.
Berlusconi, intanto, se la ride beato, cambiando a suo piacimento delfini, scambiando lucciole per lanterne e, ad ogni smazzata, le carte in tavola.

Ma chi sta dietro a lui ? Quale ombra del passato lo solletica ?

PS: dimenticavo la marcia su Roma della corporazione dei tassisti con tanto di simbolo della X^ MAS sulle braccia.


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