mercoledì, aprile 23, 2008

Il testamento biologico

SPAGNA
DA OGGI TESTAMENTO BIOLOGICO LEGALE IN TUTTO PAESE
Già 30.500 dichiarazioni sono raccolte in un registro centrale
da
Top News Apcom


Madrid, 23 aprile 2008
Da oggi, con l'approvazione anche nella Comunità (regione) autonoma delle Asturie della legge che regola i testamenti biologici, in tutta la Spagna sarà in vigore il 'diritto a una morte degna'.
Il processo iniziò nel 2002, quando il parlamento nazionale approvò la
'Legge di autonomia del paziente',
stabilendo la creazione di registri nelle diverse regioni per consentire ai cittadini di lasciare per iscritto le proprie volontà rispetto a eventuali trattamenti terapeutici, nel caso in cui si trovino in condizioni critiche e non siano in grado di esprimersi.
Secondo quanto indica il quotidiano di centrosinistra 'El Pais', il registro centralizzato (in cui vengono riversati i dati dei cittadini iscritti a quelli regionali) contiene già 30.500 testamenti biologici.
La legge permette di esprimere la propria volontà con il solo limite di non poter sollecitare l'eutanasia attiva o trattamenti contrari alle buone pratiche mediche.
E proprio l'opinione del medico, sottolinea 'El Pais', resta fondamentale:
se il dottore responsabile non è d'accordo, anche in presenza del testamento, c'è il rischio che i trattamenti continuino ad essere somministrati.
Per questo, le associazioni come la Dmd
"Derecho a morir dignamente",
suggeriscono di scrivere un testo "più concreto possibile", se possibile con la consulenza di un medico.
La Chiesa cattolica spagnola non è estranea a questa apertura, ricorda 'El Pais':
pur rifiutando decisamente l'eutanasia attiva, dal 1989 fu pioniera nell'elaborare un formulario per i credenti.
Indirizzato "alla mia famiglia, al mio medico, al mio sacerdote e al mio notaio", questo definisce la vita come "un dono e una benedizione di Dio, ma non il valore supremo assoluto" e chiede "che non mi si mantenga in vita attraverso trattamenti sproporzionati o straordinari".
COMMENTO
Il chiedersi come mai in Italia non si riesca nemmeno ad iniziare un discorso serio e conclusivo su questo tema mi pare inutile, tanto evidente è stata e continua ad essere l’oltranzismo della Chiesa, anzi meglio del Vaticano e dei teo.con di turno, molti dei quali calatisi in ruoli anti-tutto più che per convinzione religiosa per mere mire elettoralistiche.
E poi la Chiesta cattolica romana non è unica ?
Se, se così non fosse, è un principio fondamentale della nostra Costituzione – art . 7 – che “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani…”.Perché allora il premere continuamente, al fine di influenzarli, sulla libera determinazione dei deputati, dei magistrati, dei medici, ecc……
Da noi lo Stato parrebbe soggetto al volere del Vaticano, così abdicando alla “sovranità” che gli compete;
alcuni diritti civili richiesti sono ingiustamente negati ai cittadini italiani i quali, poi, sono liberi di approfittarne o meno.
Il grande giurista Calamandrei in sede Costituente l’aveva previsto: col richiamo al Concordato – l’ultimo, quello sottoscritto da Craxi, è diverso in quanto da un lato è un po’ più “laico” da quello sottoscritto da Mussolini e dall’altro perché la religione cattolica non è più, come nel precedente, la “religione di Stato”, avendo dovuto concedere pari dignità a tutte le altre religioni professate in Italia – nella nostra Costituzione, avremo nella nuova Italia repubblicana un
“PAPA RE”.
E così è stato, specialmente quando è salito sul soglio Pontificio non un cardinale pastore di anime ma uno proveniente dall’interno della Curia romana.
Ognuno di noi non può negare ad un altro quello che lui giustamente pretende e che lo Stato ingiustamente non gli concede.
Io né mia moglie siamo ricorsi alle due leggi attualmente in vigore contrastate aspramente – divorzio ed aborto - ma come poter negare questo diritto ad altri che si trovano in differenti condizioni ?
Il testamento biologico spagnolo è senza dubbio il frutto di un compromesso e potrebbe essere la base per l’inizio di una serie discussione bipartisan per introdurne un fax-simile nel nostro ordinamento giuridico.
Piaccia o non piaccia al Vaticano ed ai suoi teo.con.

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