sabato, aprile 12, 2008

La stampa estera e non solo

LA STAMPA ESTERA
ed il giochetto del
TROVA IL BROGLIO
I quotidiani esteri, chiusa la nostra campagna elettorale, si sono scatenati ed una notizia RAI 2 del giornale radio delle 12,30 di oggi ci racconta che proprio in Italia, ogni ’anno, vengono raccontate il maggior numero di balle, di bugie.
Non è dato di conoscere chi sia il leader dei ballonisti ma la ricerca appare agli occhi di tutti alquanto facile; a questo individuo non dovrebbe sfuggire il primo posto assoluto con tanto di lode.
Per inciso chi volesse cercare tramite Google un qualcosa rispondente alla domanda
BERLUSCONI E LA MAFIA
troverebbe quasi 500.000 risposte.
Ma vediamo cosa dicono di noi, anzi di lui, alcuni quotidiani stranieri i cui giornalisti vengono definiti dal nostro ometto, sempre più piccolo, in quanto ingobbito sul retro e protuberante sul davanti per merito di un’epa in via di espansione:
“sono giornalisti chic, sono tutti di sinistra”.
Anche Alastair Campbell, portavoce del suo ex amico Tony Blair ?
Il quale afferma “Proprietario di TV, conflitto di interessi. Da noi questa cosa –il candidarsi da premier per la guida del governo – non sarebbe possibile”.
E veniamo ai giornalisti nei cui confronti ha almeno avuto il buon gusto di non definirli “comunisti”; e per un fascitone come lui deve aver fatto un enorme sforzo nel trattenersi dal dirlo.
The Independent
SILVIO'S BACK !
Ancora Sivio I
The Economist
Torna il giullare.
Con gli indicatori economici in forte peggioramento gli italiani hanno poca voglia di scherzare.
Financial Times
IN WITH THE OLD ?
Torna il vecchio ?
EL PAIS
Politica elettorale tra mamme, veline e forte discriminazione per le donne.

I quotidiani italiani, almeno quelli di proprietà altrui, mettono in evidenza la sua uscita del tutto gratuita su Totti.
Totti, inutile nasconderlo, è un patrimonio del calcio italiano ed è amato e rispettato anche da coloro che non tifano per la sua Roma; i fuoriclasse a casa nostra sono talmente pochi che pare impossibile parlar male di lui e gli si perdonano anche alcune battute ironiche ma sane ed ingenue.
Si è dichiarato a favore di Rutelli, candidato sindaco della capitale, e Berlusconi se l’è presa a male, poi, more solito, la sviolinata del giorno dopo ma con un’aggiunta talmente fastidiosa da far giustamente reagire il capitano capitolino.
Aver messo in mezzo sua moglie – lavora per Mediaset – potrebbe essere frainteso, potendosi configurare, visto il suo spirito vendicativo con giornalisti ed attori, come una minaccia di non farla più lavorare presso la sua azienda.
Ma veniamo ai più volte richiamati brogli.
Trova il broglio, trova il broglio lanciato ai suoi “tutori” del voto mi suona come la voce del biscazziere che nelle pubbliche piazze o vie esercita il gioco delle
TRE CARTE
Cerca l’asso, trova l’asso e vinci incita il biscazziere ed il povero allocco caduto nelle mani dell’imbroglione ci rimette un sacco di soldi in varie puntate.
Ma nel caso del voto che c’entra vi chiederete ?
C'entra, c'entra; tutte le colpe sue e dei suoi Berlusconi è abile nel farle apparire come colpa dei suoi avversari.
E’ da anni che blatera sui brogli dei “comunisti” ma quelli sino ad ora trovati sono stati consumati dai suoi – oggi si parla di un Dell’Utri implicato in un giro di schede elettorali in bianco- 50.000- in giro per una circoscrizione estera – ed a Palermo dove risultano implicati due presidenti di seggio, incarcerati, e personaggi di AN.
Ma l’attenzione degli allocchi di turno, pilotata dal grande comunicatore, è rivolta non verso le sue mani che girano con velocità supersonica le carte bensi quelle ferme dei “comunisti”.
Amato sta dando una bella lezione di correttezza con l’invito ai suoi predecessori nella carica di ministro dell’Interno di recarsi al Viminale per assistere a tutte le operazioni conseguenti alle votazioni.
Il nostro uomo ha affermato in TV, l’ho sentito con le mie orecchie , di stare attenti agli scrutatori comunisti, tanto per condire il suo giochetto, pur sapendo che oramai, da parecchi anni, gli scrutatori vengono sorteggiati tra gli abitanti delle città in cui si vota.
Chi capita capita, insomma.
Ultima storia.
Nel 2006 sparò la bomba dell’abolizione dell’ICI; avrei voluto vederlo come avrebbe fatto senza scatenare l’ira di tutti i sindaci d’Italia; a proposito il sindaco di Catania amico e medico personale del berluska, dopo aver ridotto la città da lui amministrata sul lastrico in quanto in piena bancarotta, ha ricevuto lo sfratto per morosità dal proprietario dell’appartamento romano preso in locazione.
Pare che sia da qualche anno che non paga più il canone d’affitto.
Ieri l’altra sparata:
ABOLIRO’ IL BOLLO AUTO.
Ma accadrà come per il famoso “CONTRATTO CON GLI ITALIANI” ?
A parte la circostanza di essere stato disatteso in larga parte, i suoi legali in una causa civile promossa contro il baldante offertore per inadempienza contrattuale – tecnicamente era un’offerta al pubblico con conseguenze giuridicamente valide qualora qualcuno avesse entro un certo termine scritto per raccomandata di accettarla- hanno sostenuto che era uno scherzo, un semplice atto politico, una delle tante di promesse che si fanno in campagna elettorale e che poi non vengono mantenute.
L’attore di questa causa aveva fondato la sua richiesta di risarcimento danni per il fatto che il convenuto Berlusconi, violando uno dei patti più singolari ed eclatanti, quello di non ripresentarsi come candidato premier se non avesse raggiunto almeno un tot per cento degli obbiettivi, si era ripresentato alla successive elezioni pur non avendo raggiunto i risultati da lui stesso indicati.
E con quella specie di documento fasullo ce l’ha menata per anni ed anni !
Che uomo, sempre di parola e soprattutto serio e di una rigidità morale senza eguali al mondo !
Ritornando al bollo, c’è da pensare che, nella denegata ipotesi che andasse al governo e non provvedesse a tanto, ci risponderebbe a tutta dentiera che il bollo non esiste più da anni, che si chiama “tassa di circolazione” e che, comunque sia ,si era dimenticato di aggiungere che aboliva non il bollo in sé bensì la sua obbligatoria applicazione sul parabrezza delle auto e sul manubrio dei motocicli.
Cosa anch’essa non più necessaria da anni.
Ma Casini che fine ha fatto ?
Dal fondo della fogna dove l’ha gettato Berlusconi si sente la sua flebile voce che dice:
“In caso di pareggio io sono disponibile a guidare un governo istituzionale”.
Uno che ha leccato il retrobottega del cavaliere per tanti e tanti anni che se ne resti pure nella sua giusta allocazione attuale: nella fogna berlusconiana.

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