domenica, giugno 29, 2008

Accade in Sicilia che......

L'ARS
(ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA)
moltiplica le poltrone;
aumenti per 70 deputati su 90
L´80 per cento degli onorevoli ha un incarico con relativa indennità aggiuntiva
di
Antonella Romano
pubblicata da La Repubblica - edizione su Palermo
Onorevole?
Il titolo, agli inquilini del Parlamento più antico d´Europa, non basta più.
Bisogna aggiungervi almeno un´altra qualifica - presidente, vicepresidente, segretario, questore, assessore - nella legislatura che si è aperta con una moltiplicazione delle poltrone senza precedenti.
L´istituzione di tre nuove commissioni, decisa anche per chiudere un difficile accordo di spartizione degli incarichi all´interno di un´amplissima maggioranza e consentire all´opposizione di avere l´Antimafia (andrà a Calogero Speziale del Pd), ha infoltito notevolmente la schiera dei deputati con una seconda carica, e relativa indennità: oggi sono 72 su novanta.
In pratica, l´80 per cento.
Un record.
Nessun´altra assemblea legislativa, probabilmente, ha la stessa media.L´Ars dei "graduati", dei todos caballeros.
Nella scorsa legislatura erano soltanto, si fa per dire, 53 gli onorevoli in possesso di un incarico supplementare e retribuito.
Ad aumentare il numero, anzitutto, la scelta di ricreare le commissioni Statuto e Antimafia: la prima conta un presidente (dovrebbe essere Alessandro Aricò del Pdl), due vice e un segretario.
La seconda avrà un vicepresidente in più.
Nove poltrone in tutto, cui devono aggiungersene altre quattro, figlie della proposta - all´ordine del giorno dell´aula - di dare vita al comitato per la legislazione, un organismo che dovrebbe avere natura tecnica (è chiamato a dare pareri sulla qualità delle norme in cantiere) ma che sta per diventare l´ottava commissione permanente dell´Ars. con un allargamento del numero dei componenti - da cinque a 9 - e con un regolare ufficio di presidenza.
Per la guida del comitato per la legislazione, l´Udc ha già designato Orazio Ragusa, consolandosi così per la mancata assegnazione di un posto da deputato segretario.I conti sono presto fatti: poiché un presidente di commissione ha un´indennità (in aggiunta allo stipendio da parlamentare) di 3.316 euro lordi, un vice guadagna 829 euro, un segretario 414, la spesa complessiva annua per le nuove commissioni (i componenti non hanno diritto a gettoni di presenza per le sedute) è pari a 200 mila euro.
Maggiori uscite solo in parte compensate dal risparmio derivante dalla dieta imposta dal presidente Francesco Cascio all´ufficio di presidenza (9 membri anziché 10) e dalla diminuzione della cifra per i trasferimenti ai gruppi parlamentari (che sono soltanto 4 in questa legislatura).
Resta quel dato, abnorme: l´80 per cento dei deputati viene gratificato con un aumento in busta paga.
Che già per i soldati semplici dell´Assemblea, non è che sia proprio leggera: 19 mila euro lordi al mese, se si considerano diaria e rimborso spese, indennità per viaggi e trasferimenti e un bonus per spese telefoniche.
Lo stipendio base, al netto delle trattenute, oscilla fra i 10 e gli 11 mila euro.
Ma quello è il minimo salariale per i parlamentari regionali.
Una indennità più robusta spetta anzitutto ai membri del consiglio di presidenza, a partire dal numero uno dell´Ars (7.700 euro lorde in più) e dai due vicepresidenti (circa 5 mila).
Ma incarichi retribuiti, come abbiamo visto, sono anche quelli ai vertici delle commissioni.
Che sono attualmente sette, stanno per diventare otto e alle quali vanno aggiunte le «speciali», Statuto e Antimafia.
Ma anche la commissione verifica poteri, guidata da Cascio, conta due vicepresidenti e un segretario.
E non finisce qui.I deputati graduati, per antonomasia, sono innanzitutto quelli chiamati in giunta regionale: otto, nel governo Lombardo, che conta 4 esterni.
Agli assessori va un´indennità extra di circa 2.600 euro al mese.
E nel calcolo va messo anche il presidente, che oltre allo stipendio di deputato dichiara compensi legati alla carica per 3.200 euro ogni mese.
La lista dei caballeros comprende anche i quattro capigruppo dell´Ars e i loro vice: il Pd ne ha due e presto il Pdl potrebbe imitarlo.
Quasi tutti hanno un´indennità che pesa sui fondi trasferiti ogni anno dall´amministrazione ai singoli gruppi.
È la carica dei 72 deputati con le stellette.
Prima ancora di intraprendere il viaggio della quindicesima legislatura, l´Ars ha già stabilito un primato.
(28 giugno 2008)
PENSIERINO DEL GIORNO
A parte quell’ ONOREVOLE vita natural durante
(un sindaco siciliano, del tutto incapace, fatto decadere anche dai consiglieri del suo stesso partito aveva un siffatto biglietto da visita
On. Avv.to ………. pincopalla
per essere stato consigliere regionale per pochi mesi.
Incapace era ed incapace è rimasto ma l’ ON. le gli resterà per tutta la vita ed anche dopo qualora, tra cent’anni, i suoi familiari avessero la bella idea di farla scolpire sulla lapide della sua tomba.
Non c’è da stupirsi sull’entità delle prebende sborsate, come non c’è da stupirsi sulla pochezza di moltissimi eletti in questa specie di bengodi.
Per non rodermi il fegato non ho voluto tirare le somme per giungere al risultato del totale della spesa ma, ad occhio e croce, appare che si tratti di un vero e proprio sperpero, a scopo clientelare, del denaro pubblico.
C’è poi da aggiungere alle suaccennate prebende una sorta di distribuzione di danaro “sommerso”, frutto di alcune cosucce quali per esempio le collusioni di molti di costoro con ambienti imprenditoriali di dubbia fama – un do ut des non propriamente legale – ed altro ancora come la concessione ad una impresa americana di poter effettuare le trivellazioni nella Val di Noto effettuata da una assessora nella passata legislatura.
Un vero e proprio attentato contro una parte della Sicilia dichiarata dall’Unesco come
PATRIMONIO DELL’UMANITA’
Prima avevamo in Italia solo la Magna Grecia adesso abbiamo anche la
MAGNA SICILIA
da parte di pochi a danno di tutti i siciliani, dai giovani agli anziani; quel poco che ricevono, che poi fa parte dei propri diritti, questi messeri sia a livello regionale che locale, lo fanno apparire come se fosse una benefica concessione da parte del politico di turno.
Non meravigliamoci poi se qualcuno insiste sull’impresa faraonica del Ponte sullo Stretto, che serve solo per accontentare alcune imprese, mentre accade quello che troverete raccontato qui di seguito, tratto da una lettera inviata da un siciliano a Corrado Augias e pubblicata in data 27 giugno u.s. nella sua rubrica tenuta su La Repubblica dal titolo
“LETTERE, COMMENTI & IDEE
Da Noto ad Agrigento come a dorso di mulo
Gioacchino Scorsonelli
Siracusa
“Una coppia di turisti giapponesi in vacanza in Sicilia desidera andare in treno da Noto ad Agrigento.
Sono circa 200 km. Di strada statale.
Mi chiedono l’orario dei treni così telefono al numero delle Ferrovie dello Stato (Trenitalia ?) ed un sistema automatico abbastanza efficiente mi dice l’orario, tratte tempi di percorrenza e quant’altro.
Tuttavia credo di non aver capito bene e così richiamo il numero delle Ferrovie che mi conferma come segue:
- treno 9729 parte da Noto alle ore 12,49 ed arriva a Siracusa alle 13,24;
- treno 12826 parte da Siracusa alle 14,15 ed arriva a Catania alle 15,36;
- treno 34913 parte da Catania alle 16,05 ed arriva a Caltagirone alle 17,47;
- autobus parte da Caltagirone alle17,58 ed arriva a Roccapalumba alle ore 19,50:
- treno 39,27 parte da Roccapalumba alle 21,12 ed arriva ad Agrigento alle 22,15.
In totale più di 9 ore e mezzo di viaggio cambiando 4 treni ed un autobus.
(Se tutto va alla perfezione)
Certo sarebbe stato carino fare un tratto anche a dorso di mulo”.
Ma tutti i politici, sull’esempio di qualcuno che da qualche anno a questa parte fa moda, pensano solo al loro cadreghino ed ai loro "affari" più o meno "puliti" e non all’immagine che si dà della propria terra al mondo intero.
Tutto il resto, affari che non li riguardano.

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