sabato, settembre 13, 2008

Una, dieci, cento celle e perchè no anche lungo le strade a luci rosse ?

BISCHERI e BISCHERATE
1
Vorrei porre a tutti la seguente domanda:
Se, per pura ipotesi, dovesse un bel giorno piovervi dentro casa voi riparereste subito il tetto ovvero andreste a comprare decine di secchi per far si che i pavimenti non si bagnino ?”
Potrei anche sbagliarmi ma a me sembra che i nostri governanti nonché alcuni personaggi che sono stati eletti all’apice di alcune istituzioni anche non politiche ricorrano, a fronte di un qualsivoglia problema, alla seconda delle due soluzioni prospettate nella mia domanda.
Così si rappezza un buco ma non se ne risolve la causa.
Due gli esempi di questi giorni venuti sotto gli occhi di tutti perché strombazzati in pompa magna al popolo già afflitto da più gravi problemi esistenziali non risolti i quali, se non si dovesse provvedere immediatamente, diventerebbero irrisolvibili.
Parto dal più “lieve” tra i due:
Il presidente della Lega

Matarrese
lancia la sua soluzione per contrastare il tifo violento:

"Costruiamo celle negli stadi"
Indipendentemente dalla circostanza che la UEFA ha già espresso parere negativo avverso questa balzana proposta frutto, probabilmente, di una insolazione.
Ma no, mi sono detto, forse sta scherzando, non può essere, ma se anche così fosse chi dovrebbero poi mettere in gattabuia i tifosi violenti od i presunti tali ?
Gli stewards che ogni società di calcio ha oramai l’obbligo di dislocare in vari settore dello stadio o le Forze dell’Ordine ?
Ma la privazione della libertà non è certo una cosa su cui ci si possa scherzare e lasciarla gestire dai primi che capitano..
E se la flagrante violenza avvenisse, come di solito accade, fuori dallo stadio non ci sono per caso nei dintorni i cellulari della Forza pubblica ?
Ed i costi per la creazione di queste celle a carico di chi dovrebbero rimanere ?
Ma poi, ammesso e non concesso che si arrivi a tanto, - l'Italia legge dopo legge sta diventando una Stato di Polizia -, il detenuto in gattabuia dovrebbe essere sorvegliato a vista, ma da chi ?
Colto e tormentato da tutti questi dubbi mi era venuta la voglia di telefonare all’ideatore di questo nuovo progetto carcerario per chiedergli spiegazioni.
Non mi ha risposto, com’era prevedibile: noblesse oblige; ed allora mi sono immaginato come si sarebbe svolta la mia intervista.
In un ideale un sogno; ma alle volte anche i sogni possono divenire realtà !
- Buon giorno sig. Presidente, guardi che la p della sua carica l’ho pensata in maiuscolo, rispettoso come sono, della sua lunghissima carriera, forse un po’ troppo lunga - faccia spazio ad Albertini - nel mondo del calcio.
Scusi ma ha di già pronto un progetto ?
- Certo che ce l’ho- mi risponde il Matarrese,- ma per adesso solamente per Roma; glielo espongo subito visto che lei ha gratificato il mio ruolo con la P maiuscola – ma non è per caso la famosa P….pronunciata sia da Mourinho, in senso negativo, che da Gattuso quando si è rotto il polso cadendo nella buca della panchina ?
- No, certo che….no; ma…voglio essere sincero con lei – elle minuscola stavolta -; debbo confessarle che effettivamente un pensierino in tal senso mi era passato per il cervello, ma sono riuscito a stopparlo subito, fermandolo sulla soglia della sua anticamera.
- Bravo, allora le espongo subito il mio piano che allo Stato costerà poco o nulla. Bisognerà trasportare lo stadio Olimpico, tanto con i mezzi della tecnica moderna non sarà un problema, in un altro rione romano, per la precisione a Centocelle nel suo parco ancora poco usato.


In tale località vi è tanto spazio e, stenterà a crederci, anche cento celle di già pronte; mi scusi se le sembrano poche.
- Ma Presidente, in quale periodo del giorno le vengono certe idee tanto prodigiose quanto impagabili. Una specie di Sing-Sing in miniatura.Ma mi scusi, non ricorda più come gli stadi in Argentina ed in Cile fossero stati usati in tempi anche recenti per raduni non certo spontanei di oppositori ai regimi del loro paesi, individui questi che diventarono poi dei “desparecidos” ? Spariti nel nulla, come per sublimazione. Certo che r
icordo, come non potrei, non vivo tra le nuvole, ma qui in Italia non c’è alcun regime per cui non si corre alcun pericolo;
- Lo dice lei, io non mi azzarderei tanto a dire certe cose in quanto in molti la pensano diversamente.
La conversazione finisce qui, certo, una brusca interruzione.
Siamo oramai sballottati tra il serio e la farsa.
Detto tra di noi la mia P si riferiva proprio all’inizio di quel tale modo di dire milanese subito appreso dal nuovo tecnico dell’Inter; per Gattuso, che ritengo un “grande”, assieme a Maldini- pur essendo interista dalla nascita – è da tempo divenuto un normalissimo intercalare privo di dubbi significati.
E la seconda ?

vi chiederete frementi, alla prossima volta.
Posso però qui anticipare per i curiosi che riguarda la nuova legge proposta dalla ministra Carfagna per eliminare la prostituzione su strada.
Divieti e pene – in un certo senso c’entra visto l’argomento – detentive e pecuniarie piovono oramai a più non posso non solo dal cielo.
Meno male che abbiamo un ministro per la Semplificazione del nostro ordinamento giuridico secondo il quale ha di già provveduto all’eliminazione di migliaia e migliaia di leggi inutili, meno i vari Lodi e quelle carogna s’intende - ; se ne stanno però aggiungendo un altro bel cumulo forse per garantirgli la carica attualmente ricoperta vita natural durante ?
SEGUE

Nessun commento: