domenica, novembre 02, 2008

Le strisce rosse

LE STRISCE ROSSE
de
L’UNITA’

PREMESSA
Frasi celebri di personaggi noti e di molti ai più non noti; ma, per valutarne il contrasto, anche di persone che non hanno nemmeno la più pallida idea di cosa sia la libertà, quella con la elle maiuscola, quella che è patrimonio comune di tutta la collettività e non solamente quella di pochi "eletti" che credono che sia solamente un proprio diritto di fare e disfare quello che più conviene loro.
Alcune pronunciate in virtù della libertà di stampa ed altre in piena clandestinità dove la libertà non esiste o perché mai esistita o perché soppressa.
La soppressione della libertà, ricordatelo, avviene anche attraverso una serie di eventi anche insignificanti dei quali quasi nessuno se ne accorge; ciò avviene per esempio allorché alcune notizie non riescono a trapelare in quanto non si ha o il coraggio ovvero si ha la convenienza di non propagarle.
A ciò aggiungerei anche e soprattutto la gran massa di “notizie” addomesticate o drogate da colossali menzogne da parte dei giornali del regime o ad esso affiancati in tutto e per tutto.
“LA STRISCIA ROSSA”
fa quotidianamente meditare seriamente su quanto avviene non solo da noi ma in tutto il mondo.
Anche perché oggi in Italia chi ci governa fa di tutto sia per cancellare la memoria del passato che per impedire agli italiani di ragionare.
Incomincio con quelle dello scorso mese di ottobre e continuerò a farlo mese per mese sino alla fine.
Allorché non potrò più farlo mi auguro che qualcuno di buona volontà prenda al volo il testimone come fosse una staffetta tra uomini amanti della libertà.

01 ottobre 2008

«Dove sono finiti i Padroni dell’Universo, quei giovanotti ambiziosi capaci di mettersi in tasca milioni di dollari all’anno in premi di produttività operando in banche di investimento? In pochi giorni questo mondo è sprofondato. Ma non versate lacrime. La maggior parte di loro ha già il suo gruzzolo al sicuro con interessi adeguati per vivere comodamente»Tom Wolfe, autore de «Il Falò delle Vanità» sul mondo della finanza, New York Times

02 ottobre 2008

«Quindici anni fa la media dello stipendio di un funzionario era quindici volte superiore al salario di un operaio. Oggi è 400 volte di più. Guadagnano cifre spropositate e non sono neanche onesti. Non c’è mai stato, in tutta la mia lunga vita, un tempo in cui tante istituzioni sono state sotto accusa: il mondo degli affari, il Governo, la Chiesa».Paul Newman, 2002

03 ottobre

«Non voglio vedere neri, marroni o grigi che insegnano ai nostri bambini. Non voglio zingari che chiedono l’elemosina, clandestini che compiono atti illegali. E basta con i “phone center”, i cui avventori si mettono a mangiare in piena notte e poi pisciano sui muri: che vadano a pisciare nelle loro moschee»Giancarlo Gentilini, prosindaco di TrevisoAnsa 2 ottobre
04 ottobre

In un momento di catastrofe economica, di perplessità internazionale, di stallo politico e dove il morale è a zero, l’America ha bisogno di ispirazione e di realismo, di cambiamento e di temperanza. Il Paese deve avere un dirigente sensibile, sia intellettualmente sia emotivamente, alle complessità del nostro pianeta tribolato. Questo dirigente ha un nome: Barack Obama»The New Yorker editoriale, 3 ottobre

05 ottobre
«
Oggi la gente applaude alle sanzioni, vuole i clandestini in galera o respinti alle frontiere. Per convenienza però è disposta a chiudere un occhio sulle badanti. Come dire, gli immigrati che ci servono li teniamo, purché si rassegnino alle condizioni di “servi”...» Famiglia Cristiana
06 ottobre
«La sequenza di atti di razzismo in Italia è impressionante: Napoli, Milano, Parma, Roma. Ma c’è chi non si vergogna, da posizioni di responsabilità nelle amministrazioni pubbliche e in Parlamento, ad incitare al disprezzo verso immigrati, rom, romeni, islamici, di volta in volta. C’è un clima irresponsabile e irrespirabile di “caccia al diverso” che rischia di ammalare la convivenza nelle nostre città» Comunità di Sant’Egidio, Ansa 3 ottobre

07 ottobre
Priorità di governo. «Non può restare senza conseguenze l’azione del preside dell’Istituto Marconi di Pavullo che ha impedito al parroco di benedire i nuovi locali delle scuole superiori. Si ripropone la fondamentale questione della difesa della nostra identità, e dei nostri valori fra cui la radice cristiana»Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ansa 6 ottobre

08 ottobre

«C’è il pericolo che la democrazia maggioritaria degeneri in dittatura maggioritaria e che un esercizio del potere (favorito dalla concentrazione senza precedenti delle sue varie forme: economico, mediatico-culturale, politico) alteri la stessa forma dello Stato. Auguriamoci naturalmente che ciò non avvenga»Leopoldo Elia, da «Rassegna parlamentare», 2002

09 ottobre

«Ieri ho ascoltato da Berlusconi parole terribili e inaccettabili che non avrei mai voluto ascoltare. Ciò che ho trovato più grave e nauseante è stato il tono con cui ha ripetuto a megafono le storie della propaganda russa, dicendo che “bisognava andare a prendere quello là, quel Saddam” intendendo il presidente Saakashvili»Guzzanti (il padre Paolo, non la figlia Sabina) a proposito della riunione dei parlamentari del PdL di martedì sera, Adnkronos 8 ottobre

10 ottobre

«Il conflitto di interessi in questo Paese va regolamentato, c’è bisogno di norme per una corretta condotta che vanno applicate e osservate. Quando ho iniziato a rilasciare dichiarazioni sul conflitto di interessi mio padre mi ha fatto i complimenti: “Barbara, quello che hai detto è giusto, sono fiero di te”»Barbara Berlusconi, The Times, 9 ottobre

11 ottobre

«La pena di morte è in contraddizione con i valori sui quali l’Unione europea si basa. Solo i Paesi in cui la pena di morte non esiste o è stata abolita possono diventare membri dell’Unione europea» Hans-Gert Poettering, presidente Parlamento europeo in occasione della Giornata europea della pena di morte, 10 ottobre

12 ottobre

«Haider? Un vero leader capace anche di scelte politicamente rischiose. E in questo ricordava il nostro grande Umberto Bossi. Era governatore della Carinzia, la regione che confina con il mio Friuli Venezia Giulia»Mario Pittoni senatore della Lega Nord, Dire,11 ottobre

13 ottobre

«Bush ha cambiato l’America e il mondo, ha trasformato profondamente le nostre vite. Ci lascia con tre guerre: quella in Iraq, quella in Afghanistan e quella infinita contro il terrorismo. Ci lascia Guantanamo e la tortura. E un’economia sull’orlo dell’abisso» Oliver Stone, la Stampa 9 ottobre

14 ottobre

«La crisi ha portato un nuovo terrore, diverso da quello propagandistico di prima che faceva credere alla gente che fosse pericoloso uscire la sera, che c’erano furti e violenze. A nessuno importava che mancava il lavoro, che le scuole e le università erano alla sfascio. La chiave era la paura verso gli stranieri. Ora, almeno, c’è una paura diversa»Dario Fo, Ansa 13 ottobre

15 ottobre

«Avrei dovuto vederla arrivare. Avevo capito che una bolla sarebbe scoppiata e avrebbe causato sofferenza, ma non mi ero reso conto di quanto grande questa sofferenza sarebbe stata. Abbiamo creato un sistema finanziario che è diventato troppo grande» Paul Krugman, premio Nobel per l’Economia, France Press 14 ottobre

16 ottobre
«A parte i suoi errori, Mussolini non era quel greve individuo che hanno cercato di lasciarci come immagine dopo la guerra. Il duce era un uomo che aveva molte qualità e dai diari emerge l’aspetto umano, la sua cultura, la sua capacità politica e di statista in maniera prepotente».Marcello Dell’Utri, 14 ottobre

17 ottobre

«Quella tragica notte eravamo rimasti a dormire a casa di amici tranne mio padre che venne catturato subito. Fino al 21 febbraio riuscimmo a rimanere nascosti a casa finché dei fascisti, pagati 5 mila lire per ogni ebreo, presero mia madre e gli altri miei fratelli» Enrica Sermoneta Moscati aveva 11 anni quando riuscì a scampare al rastrellamento del ghetto la notte del 16 ottobre 1943, intervista tratta dal documentario «Una storia romana» realizzato dalla provincia di Roma e dalla casa della Storia

18 ottobre

«La realtà quotidiana ci ripropone casi drammatici persino ripetitivi nella loro dinamica, storie personali e familiari di dolore e sofferenza... Si è levato naturalmente un indignato “basta”, sinceramente condiviso, di fronte a tragedie come queste». Giorgio Napolitano, intervento alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, 12 ottobre

19 ottobre

Non è Neri Marcorè. «Che nel nostro Paese ci siano genitori così sconsiderati da portare in piazza bambini di pochi anni la dice lunga sulla natura criminogena della sinistra. I figli vengono intossicati da cattivi genitori dal cervello bruciato dalla droga e dalle bugie»Maurizio Gasparri, Ansa 18 ottobre

20 ottobre

«Ogni giorno che passa si riduce la dose di tempo a nostra disposizione per salvare il pianeta. Siamo a uno stato di allerta che i tecnici definiscono cinque: cavalchiamo sull’orlo dell’abisso. Per fortuna si può ancora invertire la rotta. Dobbiamo quindi credere a una nuova generazione di uomini in grado di prendere presto decisioni coraggiose» Al Gore «Una scomoda verità»

21 ottobre

«I titoli dell’altro giorno recitavano: “Veto dell’Italia al clima”. Così, testualmente. Per il clima, diciamo, c’è sempre tempo. Mettere il veto al clima: veniva in mente quel satrapo persiano che fece frustare il mare perché non stava calmo» Adriano Sofri «Emme» inserto de l’Unità, 20 ottobre
22 0ttobre

«Sono un po’ scettico sul linguaggio dei valori che sento in giro: vorrei vedere degli esempi perché è dagli esempi che può nascere qualcosa. La parola “esempio” non c’è più nella politica, mentre è una parola essenziale: l’esempio è la cosa più importante che si può chiedere a un politico» Vittorio Foa, da «Le parole della politica», Einaudi 2008
23 ottobre

«Ormai i cobra fischieranno sugli ultimi piani/ Ormai le ortiche faranno tremare cortili e terrazzi/ Ormai la Borsa sarà una piramide di muschio/ Ormai verranno le liane dopo i fucili/ e molto presto, molto presto molto presto./ Ahi, Wall Street» Federico García Lorca, «Danza della morte», 1929
24 ottobre

Un mondo nel quale la politica si riduca al voto e ai sondaggi sarebbe inaccettabile perché stravolgerebbe la vita democratica. Nessuno mai riuscirà a reprimere la naturale tendenza dell'uomo a discutere, riunirsi, associarsiEnrico Berlinguer, intervista a l'Unità, 18 dicembre 1983

25 ottobre

«Il giornale non dovrà avere alcuna indicazione di partito. Dovrà essere un giornale di sinistra. Io propongo come titolo l’Unità puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale». Antonio Gramsci, Lettera per la fondazione de l’Unità, 12 settembre 1923
26 ottobre

Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non solo col terrore e l’intimidazione poliziesca, ma anche distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, diffondendo la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine. Primo Levi, 1974

27 ottobre
Con il tipo di capitalismo ereditato dalla Seconda Guerra mondiale non andiamo lontano. Un capitalismo senza un quadro etico è nemico del genere umano. Bisogna chiedere scusa a Marx: aveva visto giusto.Cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, La Stampa 26 ottobre

28 ottobre
Mi domando che cosa c'entrino i vecchi coi tempi moderni. Eppure vengono i giovani da noi per risolvere i loro problemi, anche se noi non abbiamo risolto niente. Alda Merini, «Antenate bestie da manicomio», Manni
29 ottobre
Non è il potere che corrompe, è la paura. La paura di perdere il potere da parte di chi lo ha, mentre è la paura della sferza del potere a corrompere chi vi è soggetto. Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace

30 ottobre
Tenere lezioni all’aperto non è una trovata, ma un’idea straordinaria per coinvolgere la gente e dimostrare che voi, per studiare, fate dei sacrifici: questa è la vostra vittoria Dario Fo, Aula Magna Università Statale di Milano, 29 ottobre

31 ottobre
... Non vogliate negar l’esperienza / di retro al sol, del mondo sanza gente. / Considerate la vostra semenza / fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza.Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI








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