giovedì, novembre 27, 2008

Tempi da fame

LE MANOVRE OCCULTE DEL CAVALIERE

Io sono una persona seria e se uno mi invita e mi chiede di tenere riservato l'incontro io lo tengo riservato.
Sono orgoglioso del mio comportamento.
Raffalele Bonanni che ha sempre negato l'incontro a Palazzo Grazioli con Berlusconi senza Cgil

Credo che sia lecito chiedersi il perché, dato il momento storico che stiamo vivendo con la nave Italia in balia di una crisi definita “storica” questo tipo di incontri debbano farsi in segreto.
Noi possiamo immaginare dove il Cavaliere volesse andare a parare, atteso che lui è il solo, tra i tanti che si sono succeduti nel tempo prima e dopo di lui, capo di governo che sin dal primo giorno del suo primo ingresso a Palazzo Chigi – nell’anno di disgrazia 1994 -voleva sradicare l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori in combutta con il segretario pro tempore di Confindustria, oggi sparito nel nulla: una gran testa !?!
Anche al più disattento osservatore non può sfuggire, al di là delle croniche smentite del giorno dopo da parte del nostro premier, come questa riunione segreta – a tanto siamo giunti – con i vertici di Confindustia e di due sindacati confederali CISL ed UIL non fosse altro che un tentativo dell’ometto di delegittimare Epifani agli occhi dei lavoratori, già additato come un nemico del popolo da cancellare politicamente dalla vita sociale del Paese.
Ora, è un fatto che Berlusconi a casa sua sia in pieno diritto di invitare e ricevere tutti coloro che vuole; ma che altri stiano al suo gioco e si nascondano come usano fare i malfattori dopo aver messo in atto qualcosa di illegale, è, consentitemi di dirlo, non solo poco opportuno ma addirittura grottesco.
Una congiura ? Contro chi o cosa ?
Non erano in ballo le misure per salvaguardare i milioni e milioni di poveri, perché è bastata infatti l’elargizione di un piccolo obolo solo per salvare la faccia di questo governo che è formato da personaggi lontani mille miglia dalle effettive necessità del Paese.
La questione Alitalia è finita secondo i propositi del Premier , cioè male; la CAI tirerà fuori 1 miliardo di euro e gli altri 2miliardi di debiti le farà pagare a noi - piove sul bagnato - e la Lufthansa, tanto amata dall’homo insapiens, gliela messa in quel posto creando una autonoma compagnia Lufthansa Italia.
Resterà ancora, speriamo, l’Air France e così ritorneremo indietro nel tempo quando qualcuno puntò, come fanno i bambini all’asilo, i piedi sbattendoli in continuazione per terra.
Ma allora se segreta era e tale doveva restare quella seduta, credo che si debba conoscere ufficialmente su che cosa consistesse.
Oramai sono stati smascherati e non conviene ai “congiurati” più di tanto fare gli innocentini, come quelli che cadono dal pero; fate cadere dall’albero il nostro che oramai con la crisi che si ritrova e con i ministri che è andato raccattando non sa più che pesci prendere.
400.000 posti di lavoro in bilico a fine anno, merito suo con i suoi contratti copiati dall’America e finiremo peggio di loro perché almeno lì c’è adesso un “abbronzato” che ha attorno a sé 3 grandi esperti di economia, lui ha chi ?
Tremonti che col passar del tempo mi sembra stia proseguendo la linea del tanto vituperato Padoa Schioppa – senza quest’ultimo adesso saremmo fuori dall’Europa con tutti i rischi conseguenti;
– Scajola, quello che ha dato del “rompipalle” al Prof. Biagi, ma dopo che costui fosse morto perché non ha avuto il coraggio di dirglielo in faccia, allorchè ebbe a lamentarsi per il fatto d’avergli tolto la corta; proprio a lui che hanno mistificato la sua legge togliendo tutti gli ammortizzatori sociali che essa prevedeva;
- la Carfagna elevata al rango di portavoce del Governo poi silurata, forse il capo ha capito che non era proprio il caso, meglio il calendario dell’esecutivo;
- la Gelmini, poveretta, che non sa nemmeno quel che dice, salvo che anche lei sia capace di moltiplicare le ore di lezioni pur togliendosi dai piedi qualche decina di migliaia di maestri;
- Maroni, il simbolo del decadimento italiano, condannato per reati contro le Forze dell’Ordine, che si ritrova ministro dell’Interno da cui dipendono i poliziotti da lui, con l’aiuto di altri, aggrediti anche con un morso ad un polpaccio.
La lista è lunga ma non ne vale la pena perché la loro mediocrità è pari alla loro tracotanza e supponenza.
Parlando tra conoscenti occasionali durante le lunghe passeggiate con i nostri cani molti mi hanno chiesto ed io ho chiesto a loro:
come ci andrà a finire?
Pur nelle diversità delle parole usate la sostanza è stata la stessa:
siamo in una bufera che ci porterà in fondo ad un baratro.
La situazione è drammatica e dicendo ciò non si va nell’esagerazione.
Ma occorrerebbe avere fiducia, giustamente non è solo Berlusconi che lo dice ma anche altri ben più competenti e saggi di lui.
Però è altrettanto vero che noi dobbiamo sapere tutto ciò che bolle in pentola, anche cosa si è detto nelle riunione non riservata ma addirittura segrete; non è il tacere che può dare fiducia ad un popolo già sulle ginocchia perché oltre ai poveri già poveri si è impoverito anche la classe “media” quella che un tempo veniva, o credeva di essere, la borghesia.
Oggi non si scappa e non vi sono vie intermedie:
ci dividiamo da un lato i ricchi e dall’altro i poveri.
Oggi rischiamo tutti, ma anche chi ci governa e che non sa o non vuole fare qualcosa di serio; le tanto strombazzate 40 euro al mese non risolveranno certo la situazione di quel milione e più di persone che vanno a sfamarsi giornalmente alla Caritas.
C’è ben altro in ballo la sicurezza di tutti ed in particolare di chi si spezza la schiena a lavorare sodo nonché dei nostri giovani: che avvenire si prepara per loro.
Non tutti avranno la fortuna di sposare un milionario od una milionaria !

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