venerdì, maggio 30, 2008

Indirizzi web

Far fronte alla richiesta sempre maggiore di servizi internet.
Una necessità non procrastinabile per l'Unione europea.
Presto, infatti, il numero di indirizzi internet potrebbe risultare insufficiente rispetto alla domanda degli utenti.
La Commissione ha dunque deciso di incoraggiare gli investimenti per l'IPv6, il protocollo internet più recente, che consentirà di aumentare lo spazio di indirizzamento, al pari di quanto avvenne nel secolo scorso attraverso l'allungamento dei numeri telefonici.
L'obiettivo della Commissione prevede che entro il 2010 il 25% delle amministrazioni pubbliche, dei nuclei familiari e delle imprese utilizzi l'Ip
versione 6.
L'azione della Commissione è volta anche a spronare un'azione concertata degli Stati membri affinchè l'adeguamento venga raggiunto in modo il più possibile uniforme in tutto il territorio comunitario; facendo fronte in modo tempestivo ed efficiente al potenziamento del servizio.
L'ottica di fondo che indirizza l'azione comunitaria è quella di riuscire a coniugare i benefici per le imprese derivante dal vantaggio concorrenziale e la mancanza di costi aggiuntivi a carico dei consumatori.
La tecnologia precedene, l'IPv4, in uso dal 1984, fornisce 4,3 miliardi di indirizzi, ma solo 700 milioni sono ancora disponibili per nuovi collegamenti, mentre il nuovo protocollo internet consentirà di utilizzarne una quantità pressochè illimitata.
Ció consentirà, inoltre, di favorire l'utilizzo di applicazioni innovative, che sarebbero troppo costose, invece, per il protocollo ancora in uso.
Tra le possibili innovazioni consentite dall'IPv6, vi è anche la possibilità di migliorare la gestione energetica dell'illuminazione pubblica e degli edifici intelligenti, in cui internet potrebbe fungere da collegamento tra sensori senza fili integrati negli apparecchi domestici, con un risvolto allo stesso tempo affidabile ed economico.
Tale prospettiva dovrebbe indurre le imprese ad investire nell'innovazione, focalizzando la propria attenzione sulla prossima generazione di apllicazioni internet.
L'ultimo passaggio indispensabile per consentire l'adeguamento alla nuova tecnologia riguarda l'ammodernamento della dorsale internet europea per la ricerca, la "GEANT", per supportare sia l'IPv4 che l'IPv6.

mercoledì, maggio 28, 2008

Le sconfitte servono da lezione ma........

DEDICATO AI RAGAZZI DEL PD
di
Renzo Sugo
Presidente regionale
della
UNCEM
“UNIONE NAZIONALE COMUNI,COMUNITA’ ed ENTI MONTANI”
della
LIGURIA

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titolare del sito
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Quando si perde un’elezione, non è la fine del mondo, può essere invece la fine di un’era.
Ma non dovete scoraggiarvi, perché il futuro è vostro, noi abbiamo solo la grande responsabilità di mettervi in grado di costruirvelo.Dobbiamo veramente accompagnarvi sulla soglia, e lasciarvi andare.
Senza rimpianti, perché la nostra parte è già stata fatta, e non siamo più adatti a sostenere la sfida dei tempi che verranno.Naturalmente non credo che sarà facile, ci sarà chi non vorrà lasciare, pensando di essere ancora utile, di avere idee moderne da portare avanti o addirittura da imporre.
Io credo che così facendo si contribuirà a rendere ancora più mesto e doloroso il tramonto di una classe politica dirigente che pur ha avuto tanti meriti nel condurre la città e la regione fuori dalla crisi economica e morale degli anni 80, e che successivamente ha retto, per anni, la cosa pubblica con onestà e competenza.Quello che voglio dirvi è che dovete andare avanti perché tra cinque anni tocca a voi, ricordandovi che questi passeranno in fretta, e che nel mezzo ci sono altre sfide che dovete fin da ora prepararvi a vincere, perché i vostri ideali sono essi stessi vincenti.
Questo momento in cui sembra che l’unico metro per misurare il valore delle persone sia il denaro, dovrà pur finire, ed allora quello per cui abbiamo lottato per l’intera vita, persone della mia generazione lasciandovi questa eredità, avrà dignità ed onore. Concludo con una frase di un grande italiano che per me è stato un grande maestro (come altri grandi italiani di altra cultura lo sono stati per altri) Giorgio Amendola, che non amava i conciliaboli nei corridoi, ma la lotta politica a viso aperto.
Lui concludeva sempre i suoi comizi con un’esortazione che faccio mia ancora adesso, e che vi giro:
" avanti compagni, al lavoro, alla lotta".

Commento
Qualcuno ha avuto da dire che il termine compagni è oramai caduto in disuso non essendo più questo termine sopravvissuto agli ultimi cambiamenti avuti e voluti dalla stragrande maggioranza degli iscritti; chi pensava il contrario si è scisso, formando più partiti oramai fuori ed estranei al nostro attuale contesto e tessuto sociale.
Ma per i vecchi militanti rimasti fedeli ai risultati delle nostre assemblee costituenti che mutarono, non solo di nome, il PCI in PDS, quindi in DS ed ora, assieme alla Margherita, in PD, la parola “compagno” è rimasta come un simbolo dell’amicizia che permaneva tra i vari componenti di una sezione dopo discussioni, alle volte anche animate, che contrapponevano tesi valide ad altre altrettanto meritevoli di attenzione.
Quante discussioni, quante assemblee nel corso delle quali ogni delegato eletto a sua volta nelle assemblee cittadine e di zona, provinciali, regionali e, da ultima quella nazionale difendeva le proprie scelte sulle varie mozioni presentate.
Questo era il vero succo della democrazia, assemblee aperte anche ai dirigenti degli altri partiti dell’arco costituzionale ai quali erano riservate le prime file ed un ampio spazio per i loro interventi.
La forza del PD trae origine da queste radici e da quelle della Margherita; per questo avrà in un prossimo futuro una profonda radicazione ed ampi consensi su tutto il territorio nazionale.
Personalmente sono d’accordo con Sugo, ma ritengo che anche il lavoro e l’esperienza maturata dai vecchi militanti avrà un ruolo determinante per indirizzare i nostri giovani verso un avvenire più sereno e più giusto.


lunedì, maggio 12, 2008

Il principale hobby degli italiani

PER GLI ITALIANI PARE SIA DIVENUTA UNA GRANDE PASSIONE:
L’EVASIONE
FISCALE
Incomincio con lo spiegare il significato dell’acronimo
C.G.I.A.
con sede a Mestre.
E’ l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese che dal 1945 segue l’andamento produttivo e quant’altro ad esso collegato dei loro associati.
Dal 1945 opera con profitto a favore di questo particolare spaccato della nostra economia che rappresenta, da sempre, la solida base del buon andamento della economia del nostro Paese.
Con l’andar del tempo ha ritenuto di costituire un
UFFICIO STUDI CGIA
composto da ricercatori che elaborano, in particolare, studi e ricerche per questo particolare comparto economico ma anche, in via generale sulla:
- evasione/elusione fiscale nelle grandi imprese;
- cartelle pazze;
- studi di settore;
- lavoratori in nero;
- sprechi nella Pubblica Amministrazione e tagli nella spesa pubblica.
E’ di questi giorni la pubblicazione di alcuni dati sulla effettiva portata dell’evasione fiscale in Italia che evidenzia, a caratteri cubitali, come questa piaga ammonti a ben
316 miliardi di euro all’anno
e che, tenuto conto dell’opera antievasione del precedente governo Prodi, mancano “all’appello” per lo scorso anno
150 miliardi di euro.
Confortati dai recenti sondaggi elettorali costantemente favorevoli alla coalizione del centrodestra che, in passato, era stato molto benevolo nei confronti degli evasori, una gran massa di persone che stava tirando fuori dalle loro tasche quanto avrebbe dovuto pagare se lo è, invece, rimesso nel portafoglio.
Così si spiega il motivo per cui nel primo trimestre 2008 si è avuto non un rallentamento delle entrate fiscali ma un vero e proprio crollo.
Vediamo adesso quali sono, a giudizio dell’Ufficio Studi CGIA, le aree dove avviene l’evasione o, addirittura, l’elusione.
Sarebbero quattro:
1- l’economia sommersa;
2- l’economia criminale;
3- l’economia delle grandi imprese;
4- l’economia dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese.
Se lo scrivono loro, che è tutto dire, occorre crederci.
Punto 1-
L’economia sommersa è la più diffusa e sottrae al fisco un imponibile di circa 200miliadi di euro all’anno
I lavoratori in nero sarebbe un esercito di circa 3 milioni di unità di cui, parrebbe impossibile, ben 2.300.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o, addirittura, il terzo lavoro.
Punto 2 –
Le organizzazioni mafiose controllano in molte parti del nostro Paese in modo determinante buona parte dell’economia.
La stima del giro di affari “non contabilizzati” è di circa
100miliardi di euro all’anno.
Punto 3 –
Questo è il campo in cui giocano le “grandi società di capitali”.
Ne esistono 800.000 di cui il 50 % dichiara redditi negativi con la conseguenza di non versare nemmeno 1 euro allo Stato.
Il calcolo dell’evasione ammonterebbe a circa
10miliari di euro all’anno.
Punto 4 –
E’ questo un fenomeno che noi tutti possiamo toccare con mano; mancata emissione di scontrini, di ricevute e/o fatture fiscali, che comporta una perdita per l’erario di circa
6miliardi di euro all’anno.
TOTALE
316MILIARDI ALL’ANNO.
Adesso che i conti pubblici sono stati messi a posto, rientrando nei parametri europei (sotto il 3%) credo che il nuovo governo debba contemporaneamente colpite da un lato l’evasione e dall’altro diminuire le aliquote delle imposte dirette a cominciare dai redditi più bassi ed innalzare per questi ultimi, gradatamente, le soglie dell’esenzione anche tenendo conto del numero componente del nucleo familiare.


giovedì, maggio 08, 2008

Vecchi articoli ma ancora attuali

LE SORPRESE dei TRASLOCHI
E’ giunto il tempo di migrare; quando si va avanti con gli anni i pericoli derivanti da un fisico logoro suggeriscono di avvicinarsi il più possibile a qualcuno che in caso di necessità possa intervenire prontamente.
I casi della vita ti vengono incontro senza che uno se ne accorga ed ecco un’occasione unica e rara: l’appartamento sopra quello di uno dei miei figli si libera per la morte dl proprietario ed i suoi eredi lo mettono in vendita.
Consiglio di famiglia, uno brainstorming ultraveloce sebbene oltre ai quattro figli hanno voluto dire la loro anche le nuore ed i nipoti -meno l’ultimo arrivato ancora neonato - e via al cambio di residenza, anche se da parte mia, pur riconoscendo la giustezza della decisione, non l’ho assunta senza avere la morte nel cuore.
42 anni vissuti a Corsico, impegnato in molti campi, più della metà della mia vita, lasciano una traccia indelebile in te; anche se in un quarto d’ora, salvo blocchi in tangenziale, vado e vengo da Corsico a Cornaredo e viceversa.
Ritornando alle sorprese dei traslochi ti accorgi di avere avuto la casa piena di cose divenute col tempo o inutili o addirittura inservibili e non mi riferisco solamente al vestiario; però fa da contraltare il ritrovamento di cose che non eri mai riuscito a ritrovare pur cercandole con impegno.
Un fascio di giornali messi di lato – li leggerò domani perché oggi non ho tempo – alcune foto scattate in tempi lontani, decoder da tempo non più utilizzabili, cellulari stravecchi ma anche bottiglie di vino rosso del tempo che fu mai aperte.
Ma ho trovato anche un articolo che appena avuto tra le mani l’ho letto subito; è un articolo della giornalista torinese
LIDIA RAVERA

scritto nel 1994 e desidero proporvelo in quanto rappresenta la prova di come , passati ben 14 anni, la politica italiana non abbia fatta alcun passo in avanti, anzi molti indietro.
Una vera e propria tela di Penelope; quello che il centrosinistra tesseva veniva poi sfilato dal centrodestra ed oggi siamo ancora al punto del 1994 nonostante che da ben dieci anni siamo entrati nell’area dell’euro: meno male e per merito di Prodi altrimenti oggi saremmo con la m……sino al collo.
Ma ecco l’articolo
MANIFESTI e CABARET
“Inglese e informatica in prima elementare”
Siete contenti ? I vostri bambini saranno alla moda.
Anglofobi, informatizzati e adattati all’impresa.
Nel lontano 1985, quando mio figlio iniziava le scuole e Berlusconi ancora spacciava spot e varietà, l’inglese già si studiava, insegnanti di madrelingua trasteverina si davano da fare con “Jingle bells”e dovevi sentirli, i piccini, come la storpiavano bene.
Nel caso fossero stati invitati all’estero a fare le statuine del Presepio se la sarebbero cavata benissimo.
“Il 17 % di furti in meno nelle case”
Come mai ?
Il vigile sorriso di Berlusconi scoraggia lo scassinatore ?
Ma no, è il tasso di impoverimento che gioca a favore del Buon Governo; anche il ladro di poche pretese lascia perdere .
I gioielli sono stati già impegnati per pagare bollo e assicurazione.
Una pelliccia fa due pieni di benzina.
Non c’è più niente da rubare.
Infatti si preferisce accoltellare i figli per far dispetto alla moglie.
Le case sono più sicure, basta che non ci sia la famiglia dentro.
“28milioni e seicentomila italiani pagano meno tasse”.
Alcuni altri milioni non le pagano affatto tanto poi c’è la sanatoria.
E comunque, sarà che frequento poco, ma di questi quasi trentamilioni di miei compatrioti non ne ho ancora incontrato neanche uno.
Tu lettrice o lettore, paghi meno asse?
Non è che ti abbassano una gabella e te ne alzano un’altra ?
E poi vorrei vedere dove vanno a finire i miei soldi: vorrei che servissero per aiutare chi guadagna meno di me.
Per garantire la vecchiaia di tutti, per aiutare chi è senza lavoro, per dare le medicine gratis a chi non può pagarsele.
Per consentire ai giovani che studiano di andare a vivere da soli, di mettere su casa, di incominciare a vivere, facendo loro un prestito che restituiranno col primo stipendio (chi paga le tasse in Svezia ha questa soddisfazione).
Questo si vorrebbe, noi che paghiamo le tasse, fino all’ultima lira e senza sentirci, per questo, vessati e torturati.
“90.000 miliardi in opere pubbliche”

"Ah davvero ?"
“Dove sono ?”
“Chi ci mangia sopra ?”
“E a noi che ce ne frega ?”
Sono tanti i graffiti che ho letto sotto il faccione del premier sul manifesto elettorale che comunicava questo messaggio di avvenuti investimenti.
C’era anche uno penoso:
“…e le scuole che crollano seppellendo gli scolari ? “
Le campagne elettorali, è noto, non brillano per sincerità.
Ma questa del Partito di Balle e di Governo, è davvero al limite del cabaret.
Si vorrebbe dimostrare che il Paese è in ottima salute (balla numero uno, contraddetta perfino dalla UE).
E, sempre più difficile, si vorrebbe dimostrare che questa festa di cultura sicurezza benessere e modernizzazione la dobbiamo a Lui, l’infaticabile servo di se stesso, Silvio Berlusconi.
Non sarebbe più giusto, sotto il suo volto gigantesco, illuminata dal suo sorriso da mercante in fiera, questa frase.
“Italiani fino ad oggi ho fatto solo casino .
Scusate.
Se mi votate di nuovo vedrò di far maglio”.
Conosco due o tre brave signore che gliela darebbero un’altra chance.
Se continua a vantarsi a vanvera, rischia di perdersi anche loro.


IL RISO FA BUON SANGUE
e poi questo riso
NON COSTA NUL
LA
Un poliziotto ferma un giovane in macchina che andava a 100 all'oranella zona residenziale con limite 30 km/h .
Questa e la conversazione che ne segue.
Pol.: Posso vedere la vostra patente?
Gio.: Non ce l'ho piu'. Me l'hanno presa due settimane fa quando mi hannofermato per la terza volta ubriaco alla guida.
Pol.: Ho capito. Posso vedere la licenza di circolazione?
Gio.: La macchina non è mia, l'ho appena rubata.
Pol.: La macchina è rubata???
Gio.: Si'! Ma penso che i documenti siano qui nel cassetto. Mi sembra diaverli visti quando ho nascosto la pistola.
Pol.: Avete una pistola nel cassetto portaoggetti?
Gio.: Certo. L'ho buttata li dentro dopo aver sparato alla signora cheguidava. Ho messo il cadavere nel bagagliaio.
Pol.: Come??? Avete un cadavere nel bagagliaio???
Gio.: Eh.. Si'!
Dopo aver sentito tutte queste cose, il poliziotto chiama la centraleper chiedere supporto.
Spiega la situazione e arriva subito il comandantedella polizia, che va a parlare con l'automobilista.
Com.: Posso vedere la vostra patente?
Gio.: Certo! Eccola. (e gli mostra la sua patente assolutamente valida)
Com.: Di chi è quest'automobile?
Gio.: E' mia! Ecco i documenti (mostra i documenti in ordine e regolari)
Com.: Potreste per favore aprire il cassetto? Vorrei verificare seavete nascosto una pistola.
Gio.: Ma certo. Comunque non c'e' nessuna pistola (apre il portaoggettie non c'e' la pistola)
Com.: Vi dispiace se ispeziono il bagagliaio? Il mio collega mi hadetto che avete un cadavere.
Gio.: Sicuro. (apre il bagagliaio ma ovviamente il morto non c'e').
Com.: Non ci capisco niente!
Il poliziotto che vi ha fermato mi hadetto che non avevate la patente perche' ritirata per guida in stato diubriachezza, che la macchina e' stata rubata alla donna che avete ucciso enascosto nel bagagliaio e che la pistola era nel portaoggetti.
Gio.: Fantastico! Scommetto che vi ha detto anche che andavo troppo veloce....
E’ solamente una barzelletta ma vedete di non imitare questo giovane di una certa inventiva per evitare una contravvenzione !

mercoledì, maggio 07, 2008

Cane antiallergie

UN CANE IN CASA
E chi l’avrebbe immaginato !
Un cane in casa aiuta a ridurre i rischi di allergie infantili.
Lo rivela uno studio tedesco del Centro di ricerche nazionale per la salute ambientale di Monaco.
Dopo sei anni di studio, e l'osservazione di circa 9 mila bambini, gli scienziati hanno concluso che "vivere a stretto contatto con un animale 'allena' il sistema immunitario dei bimbi a essere meno sensibile, e dunque a scattare con meno probabilità di fronte agli allergeni.
Con una riduzione dei casi di asma, eczema e febbre da fieno".
La ricerca è pubblicata sull'European Respiratory Journal. In sostanza un cane in casa costituirebbe - questa la tesi più accreditata dai ricercatori tedeschi - una sorta di training per il sistema immunitario infantile, per via delle sostanze che si annidano nel pelo degli amici a quattro zampe.
Se questo è il meccanismo, è però stato notato che "a fare la differenza è la coabitazione con il cane, e non le frequenti ancorché saltuarie carezze con animali che si incontrano al parco o da amichetti".
Dunque non basta far avvicinare il proprio bambino ai cani di amici e parenti, se si vogliono ridurre i rischi di veder soffrire il figlio di allergie. Ma bisogna proprio fare spazio in casa a un amichetto a quattro zampe.
da Adnkronos Salute

martedì, maggio 06, 2008

Insegnamenti dimenticati

UN ANTICO ANEDDOTO
TRATTO DA UNA BIOGRAFIA DI SVETONIO
Diogene, le lenticchie ed il filosofo Aristippo
Diogene – in cui si identificano nell’attuale scorcio di tempo coloro che preferiscono vivere decorosamente piuttosto che mortificare la propria dignità di uomo - stava lavando delle lenticchie per farsi una minestra.

Un allievo di Socrate, il “gaudente” filosofo Aristippo,

il cui ruolo potrebbe essere oggi perfettamente interpretato da Sandro Bondi e da una miriade di berluscones sparpagliati in tutta Italia, se la passava invece molto bene perchè si era messo a corteggiare il re- oggi Berlusconi – passando davanti al vecchio cinico maestro di vita, gli disse sprezzante:
“Se tu imparassi ad adulare il re, non dovresti accontentarti di un piatto di lenticchie”.
“E se tu avessi imparato a vivere di lenticchie” – ribattè Diogene con altrettanto sprezzo – “non avresti bisogno di adulare il re”.

MORALE FINALE
Cosa, secondo voi, avrebbero da dire su questo aneddoto gli attuali cortigiani, delfini anche per un sol giorno compresi, nonché i devoti sudditi dell’attuale re ?
Certo il denaro è necessario per poter campare anche solo dignitosamente ma, come dicevano i nostri padri,
EST MODUS IN REBUS



Domande senza risposta

STRANE DOMANDE
SENZA RISPOSTA
1. Se offendi un parmigiano reggiano, ti pianta una grana?
2. Nelle riunioni di gabinetto i ministri fanno gli stronzi?
3. Perché se Dio è immortale, ha lasciato ben due Testamenti?
4. Perché si chiama sala-parto se ha solo nuovi arrivi ?
5. Se la museruola si mette sul muso, dove si mette la cazzuola?
6. Lo stitico quando muore va in purgatorio?
7. Se Garibaldi e' partito da Quarto, chi erano i tre partiti prima di lui?
8. Le tende da sole soffrono di solitudine?
9. Sono le pecore di Murano che producono la lana di vetro?
10. Nei film porno il protagonista e il montatore sono la stessa persona?
11. Ma in una banca del seme, che cosa danno di interessi?
12. Ma se il mio capo si droga, io sono un tossicodipendente?
13. "Gestante" è participio presente o preservativo imperfetto?
14. Il formaggio con le pere e' femmina o si droga?
15. La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finché non le senti parlare?
16.Se son rose fioriranno... ma se sono cachi?

sabato, maggio 03, 2008

Sicilia bedda

TUTTE BRAVE PERSONE
e fossero solamente queste !
MAFIA:
ARRESTATA AVVOCATESSA, FU CANDIDATA SINDACO FI-AN
L'avvocato Gaetana Lucia Maniscalchi, 37 anni, arrestata giorni addietro a Palermo nell'ambito di un'operazione antimafia condotta dalla squadre mobili di Agrigento e Palermo, era stata candidata nel 1994 a sindaco di Naro (Agrigento) con l'appoggio di Forza Italia e Alleanza nazionale.
Era stata sconfitta da Maria Grazia Brandara, dell'Udc.
Intanto oltre alla Maniscalchi, a Giuseppe Sardino e a Carmelo Bellini, tutti arrestati su ordine del GIP di Palermo Pasqua Seminara, che ha accolto la richiesta dei sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia, Fernando Asaro e Costantino De Robbio, la polizia ha arrestato in flagranza di reato una quarta persona.
Si trattai del proprietario del casolare in cui sono state rinvenute, conservate in ottimo stato, numerose armi lunghe, munizioni ed esplosivo, Giuseppe Costanza, di 72 anni anni.
Secondo gli investigatori il casolare potrebbe avere ospitato la latitanza di Giuseppe Falsone, l'uomo ritenuto il capo di Cosa nostra in provincia di Agrigento, originario del vicino comune di Campobello di Licata.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa e favoreggiamento aggravato.
Ma si, ci dice il neogovernatore siciliano che, per chi non lo sapesse, fa come nome Raffaele Lombardo, eletto a furor di popolo, quello mafioso che fenomeno è ?
“ E’ un luogo comune di chi non vuol far fare nulla in Sicilia..ed allora non facciamo piu' nulla, le autostrade o la Tav al Nord, perche' anche li' il racket vuole intervenire.
C'e' il racket?
Lo si prende a calci nel sedere e punto".
Lombardo ribadisce che il Ponte sullo Stretto va fatto :
“In Sicilia non abbiamo casino' ma ce ne sono 4 a Malta, a mezz'ora d'aereo, ed e' pieno di siciliani, tunisini, milanesi e romani.
C'e' una cordata di imprese, Impregilo, che si e' candidata a fare il ponte, se arriva la mafia le forze dell'ordine e l'autorita' impediranno che agisca.
Che ragionamento e'?”.
Uno statista con i fiocchi ed un amministratore che non sa nemmeno cosa dice, salvo che hanno già i fucili in mano belli e carichi e che ..aspettano; forse voleva dire lupare.
In Sicilia l’acqua c’è ma gestita da quelle persone che potrebbero essere allontanate a calci nel sedere da altri ma non da lui.
Le ferrovie sono tutte, o quasi, a binario unico: sette ore perché un treno compia il tragitto Catania – Palermo ma lui pensa al busines del Casinò e che bisogno c’è del Ponte ? Basta un piccolo aereo CT-PA e viceversa della nostra compagnia di bandiera che non si sa ancora che fine faccia col suo milione di euro al giorno di deficit.
Silvio&Vladimir Airwais per esempio potrebbe essere la compagnia migliore per trasportare i milioni di incalliti giocatori d’azzardo di fare rotta su Palermo invece che su Malta, tanto costoro non usano sorseggiare acqua ma champagne.
Questo sì che sarebbe per la Sicilia un’ottima opportunità per rilanciarsi da un punto industriale, commerciale, culturale e morale.
Al Lombardo poco informato si può dire che i milanesi col tarlo del gioco vanno a perdere il loro soldi, anche quelli presi in prestito con interessi da usura, a Campione d’Italia, amena località a pochi passi da Milano che pur sita in territorio svizzero è una cittadina italiana.
Sul ponte e sull’Impregilo, Calcestruzzi e simili ci tornerò presto.
Ma un dato è certo, che l’autostrada Palermo –Messina, iniziata da ben 36 anni ancora lungi dall’essere completata.
Il lato serio è che per questa opera vi sono in corso vari procedimenti penali con, salvo omissioni, almeno 8 imputati mentre il lato comico sta nel fatto che è stata inaugurata 3 volte, da:
Micchichè
Lunari con i reggi coda Miccichè e Cuffaro
nonché, dulcis in fundo,
dallo stesso
BERLUSCONI

con accanto Totò Cuffaro, in arte “ vasa vasa”.
Per tanto è stata definita come l’autostrada più inaugurata d’Italia.
Oggi è ancora incompleta perché la magistratura ha posto sotto sequestro una galleria perché insicura per il pericolo di crolli.
Costruita cioè in maniera non affidabile.

venerdì, maggio 02, 2008

Sentenza Corte Europea in tema di adozioni

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Discriminatorio il rifiuto all'adozione da parte di una donna con orientamenti omosessuali
Una cittadina francese ha più volte cercato di ottenere una adozione, ma le autorità francesi hanno però rifiutato la richiesta in considerazione del suo orientamento sessuale.
Per tali motivi è ricorsa alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha ravvisato la violazione degli artt. 8 (diritto al rispetto della vita privata e
familiare) e 14 (divieto di discriminazione) della Convenzione.
Le autorità nazionali avevano basato la loro decisione su due motivi principali: la mancanza di un referente paterno nella famiglia della ricorrente e l’attitudine della compagna di quest’ultima.
Secondo la Grande Camera della Corte, mentre era legittimo accertare l’attitudine dell’altro componente della famiglia indicata dalla ricorrente, in funzione dell’interesse del bambino, sull’altro aspetto aveva invece notevolmente influito l’omosessualità della donna che aveva richiesto di poter adottare un figlio o figlia.
Sentenza del 22 gennaio 2008.
Da noi al solo accenno di legalizzare le unioni di fatto in alcuni aspetti giuridici di una convivenza normale è scoppiato un putiferio.
Teo-con e Teo- senza se ne sono dette di tutti i colori ed a soffrirne sono stai non i contendenti ma moltissimi cittadini italiani cui lo Stato ha voltato le spalle.
Però, diritti niente ma doveri a bizzeffe.
Una presa in giro alla faccia della solidarietà umana.
Il ridicolo sta poi nella circostanza che quali difensori della “famiglia naturale” sono assurti individui che di famiglie ne hanno due se non di più.
Dico e non Dico, tutto il discorso è rimasto al palo e per cinque anni non se ne parlerà più, salvo che……

giovedì, maggio 01, 2008

100 passi

PEPPINO IMPASTATO
martire della mafia

A trentanni dalla sua morte
Ucciso il 09 maggio 1978
vittima del proprio lavoro e della sua fede per la libertà e la giustizia.
Noto per l’attività antimafia da lui svolta soprattutto attraverso una radio locale da dove lanciava precise accuse nei confronti di un boss, Tano Badalamenti, che ne ordinò la morte.
Peppino vive sempre nella nostra memoria come l’uomo integerrimo che non ebbe paura di fare il suo mestiere sino in fondo, senza alcun tentennamento o paura pur avendo chiaro nella sua feconda mente e cultura democratica che rischiava la propria vita.
Per chi poi ?
Vive anche attraverso una canzone a lui dedicata:

« E’ nato nella terra dei Vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo
parlava alla sua radio,
negli occhi si leggeva la voglia di cambiare,
la voglia di giustizia che lo portò a lottare,
aveva un cognome ingombrante e rispettato,
di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore

e non se un ideale ti porterà dolore. »

(Dalla canzone I Cento Passi dei Modena City Ramblers)
Vi chiederete il perché questa canzone dedicata a Peppino Impastato sia stata intitolata
“100 Passi”.
Per il seguente motivo: leggete e capirete.

La casa di Peppino Impastato

“In meno di 24 ore, due attentati
si sono susseguiti su questa casa.
Sembra una normale casa di paese,
con tanto di bandiera della PACE
sul balcone.
In realtà è da sempre un simbolo dell’antimafia,
distante solo
100 PASSI
dalla casa di
TANO BADALAMENTI.
E non lo diciamo noi che è un simbolo, è la mafia con i suoi attentati che ce lo ricorda.
Pronta a tenerci in mente
come la mafia sia, ancora oggi, una montagna di merda”.




I^ maggio - la festa del lavoro

PRIMO MAGGIO
FESTA DEI LAVORATORI

bagnato nel 1947 dal sangue
di alcuni contadini siciliani
da parte della banda del bandito Giuliano, anch’esso siciliano,
per mandato di altri siciliani.


11 morti e 56 feriti.
Una strage comandata da parte di coloro che le terre, incolte e mal governate perhè abbandonate, non volevano cederle a qualsiasi titolo ai contadini che le volevano coltivare.
Erano come una
“res nullius”
Ma per loro il latifondo era un simbolo di potere incedibile attraverso il quale si riuscivano ad ottenere dalle autorità precostituite tutto ciò che chiedevano.
Fu l’inizio di una strage continuata che si protrasse negli anni con la soppressione di 38 sindacalisti che si battevano per il lavoro dei contadini.
Quindi Carabinieri, Commissari di PS, giornalisti, sindacalisti sino ad arrivare al 5 maggio del 1971 con l’uccisione di un magistrato, il primo di una lunga serie,
Pietro Scaglione, Procuratore della Repubblica di Palermo.
Oggi la musica non è cambiata; comandano le aziende che hanno un utile il più alto di tutte le altre: le mafie e, nella specie, quella siciliana.
Le stragi ci sono state ancora ma non più di massa, ma di personaggi altamente scomodi quali, in ordine di tempo i giudici
Cesare Terranova, Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Antonino Saetta, Rosario Livatino, Antonio Scopelliti, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino,
La lista continua, una stele chilometrica di morti ammazzati per il loro lavoro; vorrei indicarli tutti ma sarebbe troppo lunga; consentitemi però alla fine di aggiungere a questa lista anche il nome di un mio collega ed amico lo
Avv. GIORGIO AMBROSOLI.
Un campione di onestà, ucciso per il suo alto senso del dovere, pur sapendo che il suo resistere alle pressioni di personaggi di alto lignaggio istituzionale, per dichiarare nella sua relazione finale relativa al dissesto che aveva provocato il fallimento della Banca Unione, una cifra quasi irrisoria in rapporto a quella reale, andava incontro alla morte.
E così fu.
Oggi è un giorno di festa ma onoriamo tutti coloro che sono morti per il loro operato e per i troppi morti sul campo di lavoro.

Il riso fa buon sangue

GIOCHI di PAROLE
Il momento attuale,e per qualche anno ancora, per molti di noi non è e non sarà proprio felice; piangere sul latte versato va bene per un po’ ma poi si deve ripartire dopo aver verificato i motivi della sconfitta elettorale sia a livello nazionale che locale, con particolare riguardo alla città di Roma.
Come riprendersi ? Con un po’ di umorismo, con qualche barza, come quella che ho ricevuto via mail da un amico.
Una scenetta avvenuta proprio a Roma.
ECCOVELA
“Un tizio sta camminando per una via di Roma quando incrocia una biga tutta d'oro trainata da due splendidi cavalli bianchi e un signore in giacca e cravatta che la conduce.
A un certo punto la biga prende una buca e una vecchia lampada cade per terra.
Il passante prontamente la raccoglie.
Ma il conducente della biga si ferma, scende di corsa, pregandolo di non esprimere alcun desiderio:
"Il genio che si trova racchiuso al suo interno è vecchio... troppo rimbambito e sordo.
Lasci perdere...", dice preoccupato!
Il tizio però, non credendo all'uomo in giacca e cravatta, strofina la lampada.
Da un nuvolone esce il genio e chiede al passante di esprimere un desiderio. Il tizio si rivolge al genio e dice subito:
"Voglio dieci milioni!"
Detto fatto, e subito si ritrova con addosso dieci maglioni.
Il conducente della biga in giacca e cravatta gli dice allora:
"Ecco....che cosa le avevo detto?
E lei crede davvero che io gli avessi chiesto proprio la più bella biga di Roma

e non qualcosa d’altro ??!!!"
(immagine sconveniente non pubblicabile per decenza).