martedì, gennaio 06, 2009

Mal d'Italia

DA LEGGERSI ATTENTAMENTE

Lettera aperta a Berlusconi

Illustre Signor Presidente del Consiglio,
la crisi economica, politica e soprattutto di valori, che ci troviamo a fronteggiare viene da lontano:
è figlia dell'accesa politica liberista di Margaret Thacer;
è figlia della politica economica ed estera di Ronald Reagan che formò la base del movimento conservatore americano;
è figlia di chi ha disdetto la scala mobile per i lavoratori negli anni 80;
è figlia di chi ha fatto andare in malora le aziende di Stato per dimostrare la necessità delle privatizzazioni;
è figlia di chi, a metà degli anni 80, fece del "più società e meno Stato" lo slogan per una politica i cui risultati si vedono oggi;
è figlia di chi fece credere che l'avvento della televisione commerciale, senza regole, avrebbe liberalizzato un settore sotto il monopolio pubblico (i risultati sono sotto gli occhi di tutti);
è figlia di una stampa in gran parte asservita al potere economico;
è figlia del rampantismo degli anni 80;
è figlia di una sinistra che ha subito il fascino dei maglioni di cashmir, dell'andare in barca e della famiglia Kennedy;
è figlia dell'acquiescenza dei lavoratori e della involuzione del sindacato;
è figlia di avidi e ciechi imprenditori;
è figlia di imprenditori che hanno voluto diventare finanzieri;
è figlia di chi sostiene che il mercato si autoregola;
è figlia di chi aizza la gente che lavora nel privato contro quelli che lavorano per lo Stato;
è figlia di manager pubblici assolutamente incapaci e con il mandato ad essere incapaci.
La crisi di oggi ha molti padri tra cui, stia tranquillo, non ci sono i politici.
La classe politica di oggi, e anche degli ultimi venti anni, è cosi leggera, vaporosa, inconsistente, molle, flaccida, attenta solo a difendersi come casta, assolutamente incapace di incidere, nel bene e nel male, nel bubbone purulento di una società in crisi.
La classe politica di oggi è, per nostra fortuna, sterile nel pensiero e infeconda nell'azione.
La classe politica di oggi è immatura e indefinibile nelle voci come una scolaresca urlante lasciata senza maestro.
Lei, Signor Presidente, è in assoluto il miglior Presidente che questa Italia può avere in questo momento.
Lei, Signor Presidente, è il figlio legittimo di un'epoca storica ben precisa: seconda metà degli anni 70, prima metà degli anni 80.
Lei, Signor Presidente, ha comunque un'occasione unica per passare alla storia: dimenticare le sue origini politiche, dimenticare di avere un'opposizione, inconsistente com'è non le da molto fastidio, dimenticare i suoi interessi, tanto l'impero economico che ha creato le sopravviverà comunque, e dare a questo paese le leggi, non i decreti legge, di cui ha bisogno.
Come si fa?
Faccia un corso "full immersion" di sei mesi per imparare a vivere da pensionato INPS, con pensione di non oltre ottocento euro al mese: ovviamente senza continuare ad abitare ad Arcore o a Palazzo Grazioli.
Provi a prenotare una visita medica in una ASL.
Provi a viaggiare con i mezzi pubblici.
Si liberi di Ministri e Ministre che pendono solo dalle sue labbra.
Si liberi di Ministri e Ministre vecchie scorie di partito.
Si liberi di tutti i calciatori del Milan che guadagnano più di un primario ospedaliero. Faccia giocare giovani calciatori senza grandi pretese economiche.
È più importante vincere lo scudetto della coerenza che le tante coppe europee della vanità.
Si guardi intorno nella società, nelle università, nelle testate giornalistiche che oggi contestano il Suo Governo, anche tra gli imprenditori ci sono quelli illuminati.
Metta su una nuova squadra di Governo.
Il Popolo Italiano vuole:
un lavoro sicuro;
una ricerca scientifica di qualità;
una scuola, pubblica, di qualità, con grembiulino o senza, con maestri e insegnanti di qualità;
un sistema sanitario, pubblico, di qualità, con medici ed infermieri attenti e disponibili;
il popolo non può andare in cliniche americane a risolvere i propri problemi di salute;
delle infrastrutture viarie ed un sistema di trasporto, pubblico, di qualità, con treni e autobus di qualità anche per i pendolari;
banche che non imbroglino i clienti;
società che gestiscono acqua, luce, gas e telefonia che non considerano il cliente un limone da spremere, anche perché sanno che c'è uno Stato che lo difende; polizia, carabinieri e guardia di finanza con i mezzi necessari a difendere il popolo; giornalisti di qualità, non asserviti ad alcun potere.
È chiedere troppo? È utopia?
Faccia uno sforzo Signor Presidente, la storia è il più severo dei giudici e le leggi della storia nessun Parlamento le può modificare.

Dr. Michele Farese

(26 dicembre 2008)
Pubblicata su IL MESSAGGERO

Di mirabile in questa lettera c’è che racchiude tra le sue righe:
- il pietoso stato in cui l’Itaglia (per accontentare il mio amico fragiune) è stata ridotta in pochi anni;
- il grido di dolore di tutto il popolo che non è caduto in un inganno fatale per tutti noi, preso in giro e definito della Libertà, si proprio quella di Sua Signoria;
- le richieste di un urgente cambiamento di rotta in tutti i campi ben dettagliati.
E’ vero che chi vive in alcove dorate e che pensa solamente a sè stesso non può percepire i bisogni della gente, nemmeno attraverso i suoi indulgenti per forza servitori.
Questa lettera sarà già nel cestino della carta straccia in quanto altre sono le priorità del gran Mentitore.
Non sono d’accordo solamente su alcuni dettagli di questa lettera ma per il resto mi sembra che sia una pagina del Vangelo.
Vi siete mai chiesti perché ci è stato insegnato che
“è più facile che un cammello passi tra la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli” ?
Un giovane ricco disse a Gesù, sulla via di Gerusalemme:
"Maestro Buono, cosa devo fare per avere la vita eterna?"
Gesù gli rispose: "Osserva i comandamenti..".
Ed egli rispose: "Ma io osservo i comandamenti!".

Allora Gesù, fissandolo negli occhi, gli disse:
"Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai; il ricavato dallo ai poveri ed avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
Ognuno è libero di condurre la propria esistenza terrena nella maniera che più si adatta alla sua concezione della vita.
L’agiatezza, l'aspirare ad un incondizionato comando, spesso stravolge la percezione della condizione della vita altrui.
Un siffatto personaggio può secondo voi comprendere chi soffre conducendo un'esistenza di stenti, chi è ammalato, l’anziano rimasto solo con una pensione da fame, il giovane che davanti a sé vede solamente una forma di precario lavoro ?
Non la può capire, non solo lui, ma anche i sui imbelli servitori.
Leggete questa storia: un’ammalata di tumore ha enormi difficoltà di trasporto per effettuare in un ospedale per la dovuta chemioterapia, si muovono alcune associazioni locali, scrivono ad un sottosegretario che risponde: “Debbo capire…”.
Migliaia di auto blu- ben 600mila - sfrecciano a nostre spese del tutto inutilmente lungo le strade italiane, aerei di Stato con uno o due passeggeri o per trasportare spigole ad un ex generale, amico del Nababbo italiano, una linea aerea ad hoc per un ministro del savonese, ma per loro questo caso è da comprendere, soppesare, studiare la soluzione!
Vergogna, questa signora aveva chiesto di poter ricorrere all’eutanasia a fronte delle insuperabili, per lei, difficoltà per poter usufruire di quel trattamento medico indispensabile.
Vergogna, vive, sino a che il tumore oramai esteso non avrà compiuto il suo malefico effetto, con 250 euro al mese !!!.
Leggete, leggete e meditate sulla condizione di molti italiani che non fanno cronaca; espulsi dalla maggioranza dei media nazionali – bisogna essere ottimisti vero ? ma di notizie buone non ce n’è mai una - e sostenuti solamente da giornali locali.




La pensione della signora Angela e quella dei politici...

A Castel di Sangro è partita una gara di solidarietà per Angela Scalzitti.
Centinaia di cittadini e diverse associazioni si sono mobilitati per aiutare la signora di 58 anni che, da tempo malata di cancro e indigente , cerca di vivere in modo dignitoso e sereno la sua malattia ma con una pensione di soli 250 euro non è cosa facile.
La difficoltà di mantenersi e potersi curare aveva spinto la donna a chiedere l'eutanasia. "Se devo continuare a vivere in questo modo senza la possibilità di potermi curare, mi si dia la possibilità di avere una morte dignitosa. aveva dichiarato la signora Angela" .
"Se in Italia non è possibile, lo Stato mi dia la possibilità di poterla avere in un altro Paese"
LA ASL : NON SI PUO’ FARE NULLA
La Asl però fa sapere che non si può fare nulla:
"E’ stato stabilito che per la paziente la percentuale di invalidità è del 100%, ma quattro commissioni non l’hanno ritenuta idonea a ottenere ulteriori riconoscimenti.
Per noi, così come stabilito dalla legge, la signora può solo richiedere un contributo sotto forma di rimborso per le trasferte all’ospedale di Pescara.
Per noi la pratica è chiusa.
La commissione ha stabilito che la donna non ha diritto all’indennità di accompagnamento. Per i ricorsi bisogna rivolgersi al giudice ordinario." Questo il laconico comunicato.
LA POLITICA SI MOBILITA PER LA SIGNORA ANGELA
Il Comune di Castel di Sangro, attraverso un contratto di solidarietà con la locale Comunità Montana ha provveduto a garantire alla donna un autista privato per accompagnarla in ospedale.
Inoltre il Comune si è impegnato ad accollarsi le spese di giudizio,contro il provvedimento che rifiuta l'assegnazione dell'indennità di accompagnamento alla malata.
Poi si è mossa anche la politica a livello regionale e nazionale.
Prima di riportare i vari interventi, può essere utile ricordare, per completezza di informazione, le loro pensioni:
LE PENSIONI DEI CONSIGLIERI REGIONALI
Chi ha completato una legislatura, non è più consigliere regionale e ha compiuto 60 anni, incassa dalla Regione un assegno mensile di 2.984 euro.
Con due legislature si ha diritto a 4.476 euro mensili .
Con tre legislature a 5.968 euro mensili.
Oltre le tre legislature il compenso di 6.267 euro al mese.
Ma in pensione si può andare anche prima rinunciando a qualcosa: chi non è più consigliere regionale in carica, già a 55 anni può percepire la somma di 2.269 euro mensili. E se non si è riusciti a completare la fatidica legislatura?
Niente paura: si può acquisire il diritto al vitalizio versando una integrazione per i mesi necessari a coprire i 55 anni.
Le somme mensili da sborsare sono 1.114 euro per il vitalizio e 278 euro per avere diritto alla reversibilità.
Un affarone.
LE PENSIONI DEI PARLAMENTARI
Per i parlamentari è poi uno scialo.
Un cittadino per godere della pensione di anzianità deve avere 57 anni, 60 dal 2008, e aver versato contributi per 35.
Troppi per deputati e senatori che hanno abbassato il limite contributivo a una legislatura: 5 anni.
Il diritto alla pensione è fissato al sessantacinquesimo anno di età, tale limite si abbassa di un anno per ogni ulteriore anno di mandato oltre i cinque.
Sino a raggiungere il traguardo dei 60 anni.
Inoltre i parlamentari, per evitare i rischi dell’instabilità politica, con il rischio di chiusura anticipata delle Camere, hanno deciso che sono sufficienti, per aver diritto al vitalizio, due anni e sei mesi.
Basta, poi, pagare contributi volontari per i due anni e mezzo mancanti, ma con calma. Onorevoli e senatori possono saldare il debito a fine mandato e in 60 comode rate.
Per 5 anni di mandato si ha diritto al 25% dell’indennità, 12.434 euro: 3.109 euro al mese.
Per 10 anni di mandato si ha diritto al 38%: 4.725 euro al mese
Per 20 anni di mandato al 68%: 8.455 euro al mese.
Per 30 anni di mandato si ha diritto a un vitalizio pari all’80% dell’indennità, 9.947 euro al mese.
Il sistema delle pensioni parlamentari costa parecchio alle tasche dei contribuenti.
Nel 2006 a Montecitorio sono costate 127 milioni di euro, contro 9 milioni 400 mila di contributi versati dai deputati in carica.
Situazione simile al Senato dove ogni anno sono spesi per le pensioni quasi 60 milioni di euro a fronte dei 4 milioni 800 mila di entrate contributive.
Con il risultato che le casse parlamentari hanno chiuso il 2006 con un buco di ben 174 milioni di euro.
La loro pensione come giusto che sia può essere anche trasmessa ai familiari.
Sono oltre mille i vitalizi di reversibilita' pagati ai familiari dei parlamentari scomparsi.
PREMESSO CIO' ANDIAMO AVANTI...
Il presidente Gianni Chiodi ha dichiarato che garantira' "massima attenzione" e suo "impegno diretto ad approfondire la situazione per cercare la migliore soluzione possibile" in relazione alla vicenda.
Anche Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare, è intervenuta sul caso della donna di Castel di Sangro.
"L'Asl locale le ha negato l'indennità di accompagnamento per coprire giornalmente i 270 chilometri che la separano dall'ospedale di Pescara dove deve fare la chemioterapia.
Ha promesso di studiare il caso (?!?!?!).
Buon ultimo l'onorevole Maurizio Scelli, ex commissario straordinario della Croce Rossa, si è recato oggi pomeriggio a far visita alla signora Scalzitti.
Anche lui per studiare il caso, per capire.
(se aspettano ancora capiranno tutto con l'autopsia ?! - ndr).
Per far sentire le istituzioni vicine alla povera signora.
MA COSA C'E' DA CAPIRE?
Questa amara verità, tanto per cominciare: sono migliaia i pensionati, anche non invalidi, che in Abruzzo, come in Italia, sono ridotti alla fame, dopo una vita di sacrifici e prestazioni lavorative non accompagnate dal versamento di contributi.
Vivono il destino che sarà identico, detto per inciso, a quello che aspetta milioni di lavoratori precari che non hanno modo di versarsi i contributi.
E' la bomba sociale ad orologeria innescata dalla legge 30.
Le figure dei “parasubordinati” sono caratterizzate infatti da basse retribuzioni e, soprattutto, basse contribuzioni previdenziali, 19,3% dal 2004, pari a poco più della metà di quelle accantonate per un dipendente, il 32,7%del salario.
La Cgil calcola che i trattamenti pensionistici nella media non arriveranno ai 350 euro al mese.
Chi si farà carico un giorno di questo esercito di pezzenti?
CHI NON VUOLE L'EUTANASIA, MA SOLO DIGNITA'
Il 19 Aprile a Montesilvano ricordiamo pure che l'Amnic, l'associazione dei mutilati e invalidi civili, ha promosso una raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l'aumento delle pensioni minime di invalidità, che partono da 246 euro, promossa dall' Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, per portarle almeno al livello delle pensioni minime, che sono di 480 euro al mese.
Si legge nel volantino che fu per l'occasione distribuito:
"Può un disabile vivere con soli 8 euro al giorno?
Sembra assurdo, ma è questa ancora oggi la paradossale condizione degli invalidi civili totali (riconosciuti con il 100% e con meno di 60 anni) e quella di tutti gli invalidi civili parziali (dal 74 al 99%), per lo più inabili al lavoro eppure costretti a sopravvivere soltanto con 246,73 euro al mese.
Infatti, nonostante le promesse di riforma ed incremento degli assegni, la maggior parte degli invalidi risulta tuttora esclusa dagli aumenti per le pensioni più basse previste a favore delle categorie disagiate e fissate invece a 580 euro al mese.
In tal modo il legislatore ha creato una ingiusta disparità di trattamento fra pensionati, penalizzando peraltro la fascia di cittadini con handicap, più disagiata".
Le firme sono state raccolte.
Ma le pensioni, a parte la social card, sono rimaste quelle.
E con queste pensioni è diventato impossibile vivere.
Ma per i nostri politici forse non è facile capire.
Eppure non ci vorrebbe molto.
Basterebbe eliminare ad esempio il vitalizio dei consiglieri regionali, o almeno ridurlo alla metà.
E si potrebbe cosi' risolvere in buona parte il problema della signora Angela e dei tantissimi anziani nelle sue condizioni, indegne di un paese civile.
L'elenco completo dei 1.377 ex deputati e 861 ex senatori che prendono il vitalizio parlamentare.
Nome per nome, gli anni di contributi e l'assegno mensile:
http://commenti.kataweb.it/scandalopensioni/index.php
Filippo Tronca








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