giovedì, febbraio 26, 2009

L'Italia e le classifiche

IL VERBO BERLUSCONIANO

L’ITALIA E’ IN EUROPA AI VERTICI DI OGNI CLASSIFICA.

Debbo dargli atto che stavolta ha proprio ragione anche se le classifiche cui allude sono relative a materie completamente diverse da quelle da lui indicate.

Incominciamo ad esaminarle non senza visualizzare i soggetti che le hanno compilate; organismi al di fuori di ogni sospetto, essendo neutrali.

I^ statistica

L’Italia è il Paese più corrotto dell’Europa occidentale, e quello con la crescita più lenta.

 Uno studio ONU collega i due fenomeni chiamando in causa l’analfabetismo funzionale.

Secondo il rapporto di Transparency International del 2008, l’Italia è considerata dagli esperti il Paese più corrotto dell’Europa occidentale.

II^ statistica

I dati del Fondo Monetario Internazionale (2008) indicano che l’Italia è anche, con la sola eccezione dell’irlanda, il Paese con la crescita economica più debole dell’Europa occidentale, l’unico ad aver chiuso l’anno in negativo con un -0,1%.

Inoltre, secondo il rapporto OECD in Figures (2008), la media della crescita italiana (+1,7%) negli ultimi vent’anni (1987-2007) è stata la più bassa dei Paesi OCSE.

III^ statistica

Dal rapporto SOS Impresa - Confesercenti (2007), la mafia è la prima “azienda” italiana, con 130 miliardi di € di fatturato annuo.

IV^ statistica

L’Italia è il 6° Paese OCSE con il più alto tasso di diseguaglianza sociale, secondo il rapporto Growing Unequal (2008) dell’Ocse.

V^ statistica

Il 65% della popolazione italiana non possiede le competenze alfabetiche minime, secondo l’OCSE, per orientarsi nella società dell’informazione (è cioè “funzionalmente analfabeta” o “semianalfabeta”).

Mentre meno del 10% possiede le competenze necessarie per orientarvisi in modo critico e creativo.

VI^ statistica

Secondo Eurostat (2008), l’Italia è l’ultimo Paese dell’Europa occidentale per numero di famiglie connesse ad Internet (42%), il terz’ultimo dell’UE-27 (60%)

Questi dati dovrebbero indurre molti aficionados del leader della destra italiana a meditare su quello che è in realtà il nostro Paese reale, togliendo gli occhi da quello mediatico che appartiene ad un mondo inesistente.

E cosa ti fa il Governo per migliorare, partendo dalla base, questa situazione?

Incomincia a spron battuto da quest’anno a:

- tagliare i fondi per la scuola pubblica di ogni ordine e grado - altro che eliminare gli sprechi – per le Università e per la ricerca, costringendo le migliori menti nostrana ad andare all’estero;

- delegittimare i giudici, impedendo anche ai magistrati inquirenti di poter ricorrere alle intercettazioni per la stragrande maggioranza dei reati, anche quelli di corruzione dove siamo maestri,  che, poi, nel corso dell’inchiesta hanno spesso evidenziato un cumulo di altri reati  collegati che, altrimenti, non si sarebbero mai scoperti;

- solo da poco tempo ha incominciato a studiare su quali strumenti si possa combattere questa gravissima crisi - aiuti alle famiglie, alle piccole e medie imprese, all’industria,ai lavoratori che perdono il posto di lavoro.

A crisi già in essere mentre le altre nazioni avevano già predisposto i loro piani il nostro governo ed i suoi ministri erano impegnati ad elaborare una serie di leggi ancora ad personam e ad imbastire una serie di norme al fine di poter disporre non solo della vita delle persone ma anche quella della loro morte.

E le tasse e le imposte non sono, come da promessa, diminuite; anzi…

Per il resto siamo ritornati indietro nel tempo di qualche secolo mentre le altre nazioni sono tutte proiettate nel futuro.

Non è con le centrali nucleari che guardiamo al futuro, peraltro quelle francesi non le vuole nessuno in quanto costose e prive di assoluta funzionalità tanto che la Finlandia, l’unica che ne ha acquistata uno, si morde ancore le mani per la fregatura presa.

 E poi, a parte l’indicazione delle zone- Montalto di Castro, ecc..- le scorie radiattive dove le metteranno?

Io non ci sarò più ma mi auguro che qualcuno insista di portarle ad Arcore o nella villa sardagnola del capo tanto nel frattempo avrà già belle e inquinate le coste sarde.

 

  

 

 

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