martedì, febbraio 24, 2009

A mezzanotte va la ronda del Maroni e nell'oscurità..

A Trieste ronde intitolate allo squadrista Muti
di Roberto Rossi
La speranza è che sia frutto di un malinteso o di un errore giornalistico.
Visti i tempi che corrono, invece, è più probabile che si tratti della cruda verità.
Si parla di ronde.
Quelle che il governo pochi giorni fa, con l’approvazione di un decreto sulla sicurezza, ha reso legali.
A Trieste il Movimento Fiamma Tricolore ha deciso di mettere a disposizione dell'intero territorio provinciale un corpo di 100 volontari.
“Tutti cittadini italiani”, beninteso, “molti dei quali esperti di arti marziali o ex appartenenti alle forze armate o a corpi di polizia per i servizi di sicurezza del territorio”, si legge in una nota.
“I volontari saranno dotati unicamente di telefono cellulare, torce per la vigilanza notturna e spray anti aggressione, il cui utilizzo è divenuto ormai legale”.
E avranno anche un nome. Un po’ particolare. Si chiameranno
“Squadre Ettore Muti”.
Chi era Ettore Muti ?


Secondo Stefano Salmé, segretario regionale della Fiamma Tricolore, è “un eroe militare della prima, come della seconda guerra mondiale”.
Definizione che non risponde a verità. Non del tutto quanto meno.
Ettore Muti era uno squadrista, un fascista della prima ora.
E’ stato gerarca fascista fin dagli esordi, segretario del Partito Nazionale Fascista, e nel suo curriculum può vantare diversi assalti squadristi, e per l'occupazione della prefettura di Ravenna durante le operazioni della marcia su Roma.
Muti è stato ucciso a Fregene durante il suo arresto da parte dei carabinieri il 24 agosto del 1943.
Chissà cosa ne penseranno i triestini di questa simpatica iniziativa e soprattutto se si sentiranno più sicuri se nella città gireranno civili armati di spray con nostalgie per il Ventennio che fu.
E chissà, poi, che cosa ne penserà il ministro dell’Interno Roberto Maroni, fautore della norma e che ha sempre detto che le ronde non dovevano essere politicizzate.
«L’ipotesi di istituire le ronde è profondamente sbagliata – ha detto Sergio Cofferati sindaco di Bologna - perché introduce nell’ordinamento il principio che lo Stato delega ad altri l’esercizio di funzioni importanti e delicate come sono quelle rivolte a garantire la sicurezza dei cittadini».
Secondo Cofferati, inoltre, «ad un'idea sbagliata poi si aggiunge l’aggravante di un'interpretazione che prefigura addirittura un ruolo dei partiti nella costituzione e nell' attività delle ronde stesse».
Insomma, per il sindaco sceriffo, il ruolo svolto dalle ronde «dovrebbe essere svolto dalle polizie di Stato», mentre «sono altra cosa le esperienze degli assistenti civici, che hanno funzioni non sostitutive delle polizie».
La loro, ha concluso Cofferati, «è un'attività sussidiaria e nulla più: ben diverso da quello che si propone per le ronde».
Specie a Trieste.


Un tempo, anche a scuola, ci si dilettava a leggere alcuni libri che, a quanto ne sappia, non si leggono più.
“I ragazzi della via Pal” di Ferenc Neumann col suo pseudonimo Molnar – uscito a puntate anche sullo scomparso Corrierino dei Piccoli sul quale l’ho letto per la prima volta-, il libro “Cuore” di De Amicis e, poi, andando avanti quello Sui delitti e delle Pene dell’illuminista lombardo del ‘700 Cesare Beccarla sino ad arrivare alla nostra Costituzione che l’avrò letta decine e decine di volte senza tuttavia impararla a memoria per il gusto di rileggermela di tanto in tanto per ricordare con tanta gioia ed affetto un grande maestro, non solo di diritto, che ne spiegò i punti più importanti agli universitari milanesi: alludo a Piero Calamandrei, partigiano, antifascista, deputato alla Costituente, professore e rettore dell’Università di Firenze, avvocato ed anche poeta.
Ricordo con altrettanto affetto il nostro docente di Diritto Costituzionale, Egidio Tosato, illustre costituente e poi divenuto Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, democristiano.
Sotto le sue cure sono cresciuti altrettanti validi costituzionalisti quali Onida e Bassanini; anche Pecorella, sia pure traendone, dopo un inizio promettente, poco profitto per una scelta politica fatta dopo aver fatto abiura di quella iniziale.
Studenti di varie collocazioni politiche erano legati alla nostra Costituzione che, ancora non era ancora del tutto applicata in concreto – la prima seduta della Corte Costituzionale si tenne nell’aprile del 1956 -; democristiani, liberali, comunisti e repubblicani la consideravano propria perché scritta dai nostri padri.
Anche Berlusconi e Dell’Utri hanno avuto come docente il Prof. Tosato, spesso sostituito dal su assistente dr. Stendardi, ma gli effetti di questo insegnamento, da quel che si può osservare, sono cessati subito dopo aver sostenuto l’esame, uscendo dalla porta principale della Ca’ Granda appena restaurata.
Libri sui quali mi piacerebbe soffermarmi ancora in quanto pieni di principi educativi di prim’ordine, oggi purtroppo sconosciuti del tutto o dimenticati in quanto catturati dall’oblio di un passato trascorso velocemente.
Ma oggi mi piace ricordare a me stesso ed a voi un racconto che anche adesso, nel rileggerlo, mi commuove e capirete perché; mi riferisco al racconto della
PICCOLA VEDETTA LOMBARDA

ED EGLI SE NE DORMIVA LÁ’ NELL'ERBA
RACCOLTO NELLA SUA BANDIERA COL VISO
BIANCO E QUASI SORRIDENTE
PICCOLA VEDETTA LOMBARDA
- CUORE -
(SCULTORE - GIOVANNI NICOLINI)

Oggi, scritto da tal Maroni, non lombardo ma padano,
con il concorso di personaggi inadatti per il ruolo ricoperto
si apre il capitolo di un nuovo romanzo

LA GRANDE VENDETTA LONGOBARDA
La Ronda va al passo della marcia
di
JOSEF RADETZHY



Il mondo, pur con grandi difficoltà, va avanti mentre noi siamo ritornati indietro di due secoli.

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