sabato, febbraio 07, 2009

Una vergogna senza fine

Chi meglio di GINO STRADA può giudicare  la norma che, in deroga alla previgente normativa, dà la possibilità ai medici di denunciare gli “irregolari”, cioè i c.d. “clandestini”, che ricorrono alle loro cure?Ove ci fosse in giro qualcuno che la pensi diversamente si faccia avanti e lo sconfessi pubblicamente. 

Una norma stolta prima che perversa

Ad oggi, in Italia, una legge vieta al personale sanitario di denunciare gli immigrati conosciuti per ragioni di cura, anche se la loro presenza in Italia non fosse regolare.

Un emendamento approvato al Senato intende sopprimere questa norma.

Si metterebbero così gli individui nella condizione di scegliere fra l'accesso alle cure e il rischio di una denuncia; si spingerebbe parte della popolazione presente in Italia nella clandestinità sanitaria, con grandi rischi per sé e per la collettività.

Si vuole affidare ai singoli medici la scelta se garantire lo stesso diritto alla cura a tutti gli individui, nel miglior interesse del paziente e nel rispetto del segreto professionale, oppure se esercitare la facoltà di denunciare i loro pazienti "irregolari".

Secondo tutti i medici che ho conosciuto e apprezzato, l'unico modo giusto e civile per fare medicina è garantire a tutti la miglior assistenza possibile, senza distinzione alcuna riguardo a colore della pelle, sesso, convinzioni politiche, religiose o culturali, nazionalità o status giuridico.

Questo è il modo in cui Emergency ha lavorato, per quindici anni in tredici diversi paesi, curando tre milioni di persone senza distinzioni. Questo è il modo con cui continuiamo a lavorare, anche in Italia, nel Poliambulatorio per migranti e persone indigenti di Palermo.

Anche di fronte all'inciviltà sollecitata da una norma stolta prima ancora che perversa, sono certo che i medici italiani agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, nel rispetto della Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Nel rispetto, soprattutto, di chiunque si rivolga a loro avendo bisogno di un medico.

Gino Strada

su

PEACEREPORTER

  

 UNA VERGOGNA SENZA FINE

L’Unica cosa che manca per far quadrare al 100% il loro disegno è che stavolta la Lega Nord non ha preteso in questo emendamento l’inserimento di una taglia per ogni clandestino denunciato.

Ma oramai i tempi sono per loro maturi perché si arrivi anche a tanto !

Mi permetto di aggiungere qualcosa alle giustissime osservazioni di un uomo che sta dedicando la sua vita ed il meglio della sua professionalità ad aiutare sia lui in prima persona che attraverso altri medici ed infermieri nell’organizzazione Emergency.

Parto col descrivere l’iter burocratico che un ammalato ovvero un ferito più o meno grave deve osservare, spesso attraverso un suo accompagnatore, prima o contemporaneamente di ricevere una cura urgente o un ricovero ospedaliero ed anche quando qualcuno, in pericolo di vita, viene immediatamente diretto in una sala di rianimazione, ovvero ancora in una sala operatoria.

Spesso non si hanno parenti o conoscenti che li accompagnino.

Sino ad ieri tutto andava liscio ma da quando entrerà in vigore la norma contestata da Gino Strada e da tutti i medici personalmente ed anche attraverso le loro associazioni, qualcosa cambia.

Il medico dovrebbe per legge denunciare il “clandestino”; ma come poterlo fare ?

E’ una nuova barbarica prassi che cala tra capo e collo sui medici in particolare ma anche su tutti gli italiani, almeno su quelli che il “razzismo” lo combattono seriamente non solo a parole ma anche con fatti concreti.

Non c’era altro da aspettarsi da questo governo e dalla maggioranza di  questo Parlamento che annovera tra le proprie fila i rappresentanti di un partito – la Lega Nord -  che non molto tempo addietro aveva allestito dei gazebo – Milano ne era piena così come molte altre città del Nord – per raccogliere firme per richiedere la reintroduzione nel nostro Paese della

PENA DI MORTE.

Non mi stupisce, quindi, più di tanto questo emendamento, così come tanti altri articoli del c.d. “Pacchetto Sicurezza”, volti solo per legittimare una crudele caccia alle streghe, nella specie identificate nei “clandestini”-

Ma ritorniamo al ricovero ospedaliero.

Le procedure burocratiche vengono svolte da personale amministrativo e non da quello medico per la qual cosa, appena ricoverato, l’addetto all’accettazione dovrebbe andare dal malato, magari moribondo, e chiedergli il permesso di soggiorno, la ricevuta del pagamento dei 200 euro, documento di identità, tessera sanitaria, documento di identità.

Lavoro inutile, vero Brunetta, sperpero di tempo e di denaro se poi il poveretto muore.

Le cure in ogni caso vanno fatte senza eccezione alcuna di razza, di religione e di quant’altro non garbi ai nostri attuali governanti soggiogati attraverso un poderoso rimbambimento generato dal capo bamba, parola cara a Feltri che la spara sempre verso chi sciopera per la tutela dei propri diritti.

Ma i medici, oltre il giuramento di Ippocrate, violerebbero anche la c.d. privacy del paziente che, in quanto legge dello Stato vale per tutti: italiani, cittadini europei, extracomunitari sia regolari che clandestini.

Beh, se si arriva a dar fuoco per mero divertimento ad un indiano che dormiva su una panchina della stazione ferroviaria di Nettuno cosa ci si deve domandare: ma da chi hanno imparato a fare certe nefandezze?

Quanto meno, scrive Cancrini, loro sono in galera ma gli altri illustri docenti sono tutti a piede libero onde consentir loro di continuare a commettere una nefandezza dopo l’altra.

E il Papa re ?

Lui, poveretto, non sa nulla, anche di fatti interni alla Chiesa; come la revoca della scomunica ad un vescovo lefebriano negazionista.

Ma lui non lo sapeva, affermano.

Un caso che mi assomiglia tanto a quello della corruzione dei finanzieri da parte Mediaset.

Poiché la responsabilità penale è personale ed atteso che non venne provata dall’accusa che il “padrone” ne sapesse qualcosa – figuriamoci !!! ma la prova del fatto-reato deve essere certa e rigorosa ed in questo caso non vi fu – Berlusconi venne assolto mentre vennero condannati alcuni dirigenti della ditta corruttrice.

Ma non solo, il corrotto ufficiale finanziere si dimise, entrò prima in Mediaset e poi fu glorificato con un seggio in Parlamento dove pare abbia messo profonde radici.

Ma a chi giovò la corruttela se non all’ignaro (?) padrone delle ferriere ?

E’ un dato di fatto: il Papa ha bisogno di Berlusconi e quest’ultimo del primo.

Vi chiederete, come mai ?

Domanda ingenua; basta leggere qualche pagina di storia e toh! Cosa si apprende ?

Che gli unici tre Concordati – sono dei veri e propri trattati internazionali - con la Santa Sede furono sottoscritti da tre tiranni sanguinari:

il generalissimo Franco per la Spagna

il colonnello Salazar per il Portogallo

il fascista Mussolini per l’Italia.

Tutte e tre questi dittatori hanno venduto la laicità dei loro Stati per avere una legittimazione “divina”.

Ed il popolo se li bevve sia per proprio volere che con la forza.

Il nostro venne rivisto e corretto in alcune parti divenute contrastanti con la nostra Costituzione Repubblicana da Bettino Craxi; prima fra tutte, in omaggio alla libertà di religione, quella cattolica non fu più dichiarata “religione di Stato”.

Oramai il nostro ometto sproloquia a più non posso, passando dalle ingiurie alle vie di fatto; è ad un passo oltre il quale si piomba in piena dittatura-

Il popolo ha eletto me ha pomposamente affermato, gonfiandosi il petto più del dovuto.

Anche Hitler, Mussolini, Bokassa e via di seguito sono stati regolarmente eletti dal popolo anche con forme cruente di persuasione.

Prima ha diviso il popolo italiano ed adesso ne fa un boccone di entrambi gli schieramenti.

Ricordate che solamente

El pueblo unido jamás será vencido.

Altrimenti andremmo incontro a guai seri e, quando tutti coloro, molti purtroppo, che ancora vivono nel mondo delle illusioni scenderanno con i piedi per terra e si accorgeranno come è ridotta realmente l'Italia sarà troppo tardi.

E' avvenuto anche questo nel nostro passato e coloro che inneggiavano prima al Duce hanno poi impugnato le armi contro il suo regime.


 

 

 

 

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