martedì, marzo 03, 2009

Ombre e penombre sul ribaltaro - 2

MA

IDE

2

PARAFRASANDO IL CELENTANO della via GLUCK:

QUESTA NON E’ LA STORIA DI UNO DI NOI….

 NE’ DI UNA FAMIGLIA COME LE NOSTRE

BENSI’
Storia di un giornale di partito e di una bella famiglia come le altre"

raccontata dal Direttore del

CORRIERE d'ITALIA

Giornale italiano in Germania dal 1951


 Mauro Montanari.

In ossequio al mio motto

“il dovere di comunicare”

ve la giro così come l’ho tratta dal sito internet di questa pubblicazione, affinchè possiate trarre alcune conclusioni su uno, non sono pochi purtroppo, dei casi in cui  importanti famiglie, attraverso la  politica, riescono a crearsi  dei veri e propri centri di potere assoluto in una regione; e non solo.

Non si muove foglia se non c’è il preventivo ok di chi comanda.
 Ed eccovi l’articolo

Il Ministro della Giustizia (ora, sua sponte, ex -ndr), Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lo Nardo hanno due figli:

Elio e Pellegrino. 

Pellegrino è sposato a sua volta con Alessia Camilleri.

Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.

Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più informati sanno, si chiama Udeur.

L'Udeur, in quanto partito votato dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con denaro pubblico.

Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34; il giornale tira circa 5000 copie, ne distribuisce 1500, che in realtà vanno quasi sempre buttate.

Lo testimoniano al collega Marco Lillo dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in Lucina, a due passi dal Parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo Arenula.

Dice ad esempio il primo:

"Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".

A che serve allora - direte voi - un giornale come quello?

 Serve soprattutto a prendere contributi per la stampa.

Ogni anno “Il Campanile” incassa 1.331.000 euro!
E che farà di tutti quei soldi, che una per

sona normale non vede in una vita intera di lavoro?

- insisterete ancora voi - che farà?
Anzitutto l'editore, Clemente Mastella, farà un contratto robusto con un giornalista di grido,

un giornalista con le palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un opinionista, insomma.

E così ha fatto. 

Un contratto da 40 mila euro all'anno.

Sapete con chi?

Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito.

Ma è sempre lui, penserete.
Che c'entra? Se è bravo.. non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.

Ma andiamo avanti...
Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente.

Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi.

Infatti “Il Campanile” ha speso, nel 2005, 98mila euro per viaggi aerei e trasferte.

Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.

 Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli.

Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al Gran Premio di Formula Uno di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli.

Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato?

 L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!

Tornando al giornale...

Le destinazioni.

Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de “Il Campanile”?

Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur.

Siamo nell'aprile del 2006.

Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale.

Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro (ex anche lui ma non per sua volontà –ndr), il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de “Il Campanile”.
Ve lo ricordate il magistrato De Magistris?

Quello a cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta?

Ve lo ricordate?

Bene, proprio lui!
Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
Infatti Il Campanile ha speso 141 mila euro per rappresentanza e 22 mila euro per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti.

Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro: Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.

Ma torniamo un attimo agli spostamenti.

La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000 euro al mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico.
Sapete dove?

Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza.

E sapete a chi va il conto?

Al giornale “Il Campanile”, che sta a Roma.

Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale.

A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella.

Chi l'ha comprata, chiedete?
Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella”.

 Il mio commento

Elio e le mani tese

Parcheggi abusivi, applausi abusivi,
villette abusive, abusi sessuali abusivi;
tanta voglia di ricominciare abusiva.

Appalti truccati, trapianti truccati,
motorini truccati che scippano donne truccate;
Italia si', Italia no, Italia bum, la strage impunita.

Puoi dir di si', puoi dir di no, ma questa e' la vita.

Quanti problemi irrisolti, ma un cuore grande cosi'.

Italia si', Italia no, Italia gnamme, se famo du' spaghi.
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi.

Perche' la terra dei cachi e' la terra dei cachi!

A Voi il vostro..

Infine una raccomandazione; votatelo alle prossime elezioni europee così sentiremo suonare ancora le campane del mastelliano Campanile; non uno scampanio festoso  ma con mesti rintocchi, suonate a morto, per annunciare al mondo la fine della nostra povera Italia.

continua




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