lunedì, marzo 09, 2009

Scipero contro un licenziamento ingiusto

Fs. Sindacati:


Sciopero nazionale di 24 ore da sabato alle 21
Per protestare contro licenziamento macchinista De Angelis



Roma, 9 mar. (Apcom) - Sciopero nazionale di tutti i ferrovieri dalle 21 di sabato 14 marzo alla stessa ora di domenica 15.

Lo hanno proclamato i delegati Rsu-Rls dell'assemblea nazionale dei ferrovieri, organismo trasversale costituito da lavoratori iscritti a tutte le sigle sindacali, per protestare contro il licenziamento del macchinista e delegato alla sicurezza Dante De Angelis, licenziato l'estate scorsa dalle Fs per il caso dell'Eurostar 'spezzato'.
"Il nuovo spezzamento del treno Etr 500 Frecciarossa - spiegano in una nota i delegati dell'assemblea nazionale - avvenuto il 24 gennaio scorso tra Napoli e Roma, sulla linea ad alta velocità nei pressi di Anagni (Frosinone), ha dimostrato quanto sia stato pretestuoso il licenziamento di Dante De Angelis.
Crediamo che sia invece pericolosamente inaffidabile la posizione aziendale sulla sicurezza ferroviaria riguardo i treni che, secondo l'azienda, non si sarebbero mai potuti spezzare in marcia con i viaggiatori a bordo".
"Questo nuovo incidente - sottolineano i ferrovieri - avvenuto fortunatamente senza danni alle persone, ha ridicolizzato chi aveva chiesto addirittura come condizione per la riassunzione del nostro compagno di lavoro la ritrattazione pubblica delle sue dichiarazioni, una vera e propria abiura di stampo medioevale.
Di fronte a questa grave ingiustizia, che consideriamo un atto di vero e proprio 'fascismo aziendale', siamo costretti a scioperare ancora". Infatti, "se passasse il licenziamento di un delegato sindacale, a causa della sua legittima e doverosa attività, saremo tutti sottomessi e meno liberi".
"Rivolgiamo un messaggio - aggiungono i delegati - anche a chi vuole imbavagliarci e legarci le mani con la cancellazione del diritto di sciopero.
Non potremo mai tollerare che a fronte di atti brutali e concreti, che calpestano diritti, sicurezza e dignità delle persone, si debba rispondere con proteste o scioperi virtuali: solo davanti a licenziamenti virtuali faremo scioperi virtuali".
Nel frattempo, "scioperiamo secondo la Costituzione, come sempre nel pieno rispetto di tutte le norme di legge, preavviso, durata massima e garanzia dei servizi minimi, proprio per difendere, mediante l'esercizio del diritto di sciopero, la sicurezza dei viaggiatori e anche il loro diritto alla mobilità".

E se si provasse a licenziare chi licenzia per pura demagogia e per difendere il proprio deretano, assiema a qualche piccolo ministro, chissà cosa accadrebbe.
De Amngelis ha difeso la sicurezza dei viaggiatori , ed i fatti successivi gli hanno dato ragione, mentre chi l'ha licenziato hadifeso solo se stesso.
L'Italia che va alla rovescia incomincia a stancare.
Proviamo a licenziare qualche capoccia e vediamo l'effetto che fa !

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