martedì, marzo 17, 2009

UN PROCESSO IMMAGINARIO

BASATO SU FRASI COMPROVATE

Resoconto della prima udienza

Siamo nell’aula bunker del Tribunale specializzato nel giudicare le fandonie altrui.

Arriva il collegio giudicante il cui presidente, appena sedutosi, apre l’udienza invitando l’imputato, un ometto panciuto alto una spanna, ad alzarsi per sentire l’atto di accusa che verrà di lì a poco letto da un giudice a latere.

Signor Frottolone lei è chiamato a rispondere della reiterazione di un grave reato, quello d’aver raccontato tante di quelle balle e promesse mai mantenute nel corso di 15 anni abbondanti, a far tempo  dall’anno 1993 ad oggi.

Più precisamente:

1- 19 settembre 1993:

“Un partito di Berlusconi non c’è e non ci sarà mai”.

Imputato

“ Ho cambiato idea perché avevo paura che mi arrestassero ed ho così deciso di diventare Presidente del Consiglio; non nego che ero pieno di debiti e sa che…”.

Il Presidente:
“già una volta al Governo è più facile eliminarli secondo il detto “una mano lava l’altra” ed entrambe si puliscono: ho capito il suo concetto sul dover necessariamente passare alla conquista del governo.”

2 -28 febbraio 1994:

“Sono assolutamente intenzionato a vendere le mie televisioni. Ma non posso perché la legge Mammi  non me lo consente oltre il 40 %. Si fa di tutto perché io non trovi dei compratori”.

Il Presidente:

“ ci dica perché non ha venduto almeno questa quota consentita, tanto per iniziare”.

Imputato

“ Signor Presidente, io sarò piccolo piccolo ma non fesso”.

3 – 29 marzo 1994:

“Alla RAI non sposterò nemmeno una pianta”.

Cosa voleva intendere ?

“Volevo solo ribadire che, essendo una persona seria , non mi sarei mai azzardato a portarmi via alcuna delle belle piante che fanno ornamento delle belle stanze e saloni di via Teulada. Null’altro.”

4 - 31 marzo 1994:

Ma perché allora ha detto a distanza di un mese

“Ho dato incarico ai miei manager di avviare le dismissioni delle mie proprietà”.

Imputato

“hanno tentato di farlo ma nessuno se l’è volute acquistare perché le ditte erano piene di debiti e gli immobili gravati di pesanti ipoteche”.

5 – 1 aprile 1994:

“ma a distanza di un giorno ha detto, contraddicendosi, che”

“Non venderò mai le mie televisioni”

Imputato

“durante la notte mi è apparso in sogno mio padre, il Padreterno, che mi ha dato del fesso a dire quello che avevo esternato il giorno prima e che se l’avessi fatto mi avrebbe fulminato all’istante. Non è stato un pesce d’aprile, mi creda”.

6 – 6 aprile 1994

Ed è per questo che ha detto:

“ Dormo tre ore e mezza per notte, faccio una vita da pazzi, non me lo ha ordinato nessuno” ?

Imputato

“ Si, da allora sono andato fuori di senno per la paura”.

Si vede benissimo che il suo cervello non funziona più tanto bene

ribatte il Presidente.

7- 18 aprile 1994

“Conflitto di interessi ? La migliore garanzia sono io”.

Imputato

“Ed è stato proprio così. Mi sono fatto fare da quel bravo ragazzo di Frattini una legge su misura; poche parole, ma ben scritte, che mi hanno legato mani e piedi”.

I piedi forse ma le mani non ancora; vedremo come finirà questo processo per fargliele eventualmente legare dai carabinieri, annota il Presidente.

8 – 30 aprile 1994

“L’unico problema di incompatibilità che mi pongo è quello tra Laudrup e Raducioiu.”

Forse non ha ancora chiaro quale sia il suo conflitto di interessi che lo pone nella condizione di incompatibilità con le leggi dello Stato, una delle quali stabilisce l’impossibilità di candidarsi a chi è destinatario di licenze statali.

Imputato

“Ma io  l’unica licenza statale che ho è quella del diploma di maturità classica; quella delle TV è stato un regalo del mio carissimo amico Bettino Craxi e, come sa, a caval donato non si guarda in bocca”.

Non faccia lo spiritoso, la conosciamo di già la storia del suo cavallo accudito da tale Mangano, picciotto - scudiero fedele appartenente ad una nota famiglia sicula.

Lasci perdere se no la debbo espellere.

9 – 19 maggio 1994

Altra frase incomprensibile in un Paese democratico e repubblicano;

“ il 14,7 % degli italiani vorrebbe Berlusconi re d’Italia, con diritto alla successione ereditaria; è quanto risulta da un sondaggio della Directa”.

Complimenti Sua Maestà ! Ma non le pare che ciò sia possibile senza aver prima scardinato sin dalle fondamenta la nostra Costituzione ?

Imputato

C’è chi può e chi  non può: io può !

10 - 20 maggio 1994

“ Ora sono diventato povero “

Ma se è già ricco sfondato, perché va dicendo in giro simili corbellerie ?

Forse voleva alludere alla sua proverbiale povertà di idee ?

Ma perché non si va trovando un valido spin doctor ?

Eviterebbe così sì magre figure.

Tenterò sig. Presidente.

11 – 30 maggio 1994

“Mai mi occuperò di questioni televisive, per non dare l’impressione di voler favorire i miei affari, anzi starò più dalla parte della RAI che della Finivest”.

Però ciò, col senno di poi, non è avvenuto a quel che risulta.

“ Potrebbe essere anche avvenuto un qualcosa però a mia assoluta insaputa.

Anche le migliori famiglie hanno in casa una pecora nera.

Non crede ?”.

Non credo proprio da quello che risulta dagli atti, comprovati anche da certe telefonatine…

 12 – 25 novembre 1994

“Io sono l’unto del Signore, c’è qualcosa di divino nell’essere scelto dalla gente. E sarebbe grave se qualcuno che è stato scelto dalla gente, l’unto del Signore, possa pensare di tradire il mandato dei cittadini”.

Lasci perdere gli unti e gli untori, non stiamo mica parlando qui, in questa sede, della peste di Milano di manzoniana memoria, bensì di un’altra sorta di pestilenza piovutaci dal cielo per punirci della dabbenaggine di parte del popolo italiano che, nello sceglierla, ha compiuto un atto di estrema  temerarietà.

Piuttosto veda di farsi lavare il cervello da uno psichiatra; la vedo proprio mal ridotto se va affermando in giro certe cose.

13 – 18 dicembre 1994

“Buttiglione, firmando la mozione di sfiducia al governo insieme a Bossi, si dimostra un mentecatto doppiogiochista”.

Lei si che se ne intende di questi doppi giochetti però; e ringrazi che poi i partiti di entrambi fatto parte del suo governo per cui  non hanno ritenuto di procedere contro di lei per averli così pesantemente ingiuriati.

“Presidente, i fini, anche lui, giustificano i mezzi; per cui oggi è tutto a posto anche se il filosofo Buttiglione oggi sta filosofando all’opposizione. Non posso più toccarlo nemmeno con battute scherzose altrimenti il Papa si offende. Le confido un segreto; Buttiglione è il comandante “ombra” delle guardie svizzere; le guardie papaline, tanto per intenderci.

Il Presidente:

“S’è fatto tardi, l’udienza è rinviata per l’esame delle altre annate  a data da destinarsi che verrà comunicata alle parti con un biglietto della cancelleria.

La seduta è tolta”.

 

 

 

 

 

 

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