domenica, aprile 19, 2009

Berlusconi, la tassa per la ricostruzione e la storia di un cappello volante

BERLUSCONI:
NESSUNA TASSA PER IL SISMA
e
LA STORIA DEL CAPPELLO


Mah, sarà così ; ma come si può dar credito ad una persona che un giorno dice una cosa per poi il giorno dopo smentirla:
il solito e sempriterno avete capito male, sono stato frainteso in quanto avevo detto così e non colà e via di seguito.
Qualcuno, ridotto oramai a rimbambito dal continuo bombardamento mediatico, ci casca e lo crede.
Altri no con cognizione di causa; il grande Totò avrebbe detto a giustificazione:
“ogni causa ha una cognizione”.
Nella vita ci imbattiamo spesso in alcune situazioni, non sempre tragiche, ma spesso curiose che, comunque, fanno anch’esse sì che allertano in noi ogni tipo di difesa che abbiamo sin dalla nascita e che poi la vita quotidiana ci aiuta a tenere sempre più vivo.
In particolare, per meglio fare intendere il mio concetto, desidero riportarvi un episodio del tutto singolare ma molto indicativo che vide molti anni addietro come attore principale un mio collega che lavorava a giorni alterni presso due filiali: la prima con sede a Messina e l’altra corrente in Reggio Calabria.
Mezzo di trasferimento: il traghetto sia all’andata che al ritorno.
Siamo in autunno inoltrato e come si sa lo Stretto è abbastanza ventoso
ma quel giorno era particolarmente intenso.
Caso volle che un colpo di vento più poderoso dei precedenti gli fece volare in mare il cappello che indossava.
Lui, oltre allo stipendio, riceveva in busta il rimborso a piè di lista delle spese sostenute.
A fine mese inviò a Milano la nota spese:
costo traghetto = £. Tot
buste e carta per corrispondenza = £. Tot
francobolli = £. Tot
cappello = £. Tot
TOTALE = £. Tot.
Il mese successivo gli pervenne il rimborso che, tuttavia, non corrispondeva al totale richiesto in quanto non comprendeva il costo sostenuto per acquistare un nuovo cappello. Per altre due successive liste, comprendenti naturalmente il costo del cappello, avvenne la stesso trattamento: rimborso di tutto meno il costo del cappello.
Alla quarta lista, l’Ufficio Organizzazione, competente dei rimborsi delle spese sostenute dai dipendenti operanti fuori piazza, si accorse che mancava la richiesta di rimborso del cappello; il capo dell’Ufficio, volendo fare lo spiritoso, telefonò al collega per esternargli la sua soddisfazione per aver capito sia pure con ritardo che quella più volta richiesta non era, a suo dire, una spesa rimborsabile.
Il collega, ridacchiando, gli rispose:
“Eh no, anche stavolta il cappello c’è ma non si vede”.
Gli rimborsarono al 100% la nota spese con compreso il cappello invisibile.
Divenne in seguito dirigente, dopo essere passato a Napoli , come Capo Area in Sicilia e Calabria.
Due piazze, nel nostro lavoro, alquanto pesanti e pericolose per cui più volte, almeno una volta all mese per una intera settimana andavo giù da lui per verificare in loco i casi più dubbi ed assumere le conseguenti decisioni.
Un caro amico, insomma, che aveva recepito in sè la caparbietà del buon siciliano e lo spirito fantasioso dei napoletani.
La morale di questo spaccato di vita quotidiana ?
Verifichiamo se per caso una eventuale tassa per la ricostruzione non venga introdotta in qualche altro provvedimento tipo in quei decreti legge omnibus nei quali viene inserito di tutto sotto false spoglie.
MEDITIAMO E VIGILIAMO
Soldi non ce n’è, quindi o ce li mette lui di tasca propria o…….ci infila le mani nelle tasche senza farsene accorgere come è già accaduto molte volte.

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