lunedì, aprile 27, 2009

Caccia ai diversi

I medici possono denunciare i clandestini
Passa l'emendamento della Lega.
Dal Senato via libera al DDL sulla sicurezza
I medici dunque potranno denunciare gli stranieri irregolari.
Il Senato ha approvato l'emendamento presentato dalla Lega, primo firmatario il capogruppo Federico Bricolo, che cancella la norma secondo cui il medico non deve denunciare lo straniero clandestino che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche.
Duro attacco dell'opposizione, che aveva chiesto il voto segreto perché l'emendamento, secondo Giovanni Procacci (Pd),
«è in palese violazione della Costituzione».
Il presidente del Senato Schifani ha respinto la richiesta e si è proceduto con il voto elettronico:
i sì sono stati 156, 132 i no, un astenuto.

«MEDICI RIDOTTI A DELATORI»
A voler considerare come la c.d. “civiltà umana” abbia avuto, rispetto al passato, notevoli sviluppi su tutti i piani per effetto del diffondersi di una cultura diretta a migliorare le nostre condizioni di vita, si può affermare, senza tema di smentite, come, con questa norma, si sia ritornati di colpo all’epoca delle caverne in cui l’unica legge imperante era quella dello


“HOMO HOMINI LUPUS”
Una continua prevaricazione del diritto di ogni singolo individuo
spettante indistintamente a tutti gli esseri umani non solo in base ad una legge naturale ma anche attraverso la
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
spontaneamente accettata da ogni nazione civile e democratica.
Proprio in base al suddetto documento, prima del voto, l'opposizione si era appellata al buonsenso per non introdurre una norma che
«riduce il medico a fare il delatore»,
costringendo i clandestini a non sottoporsi a cure ed esami clinici in caso di malattia.
Il senatore Daniele Bosone ha aggiunto che siffatta norma
«straccia il codice deontologico dei medici»
e si corre
«il concreto rischio di incentivare una medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non trovarsi a essere denunciati se vanno in ospedale o da un medico».
A ciò, aggiunge Bosone, si corre il rischio che
«clandestini con malattie che portano dal loro paese non si facciano curare»
con conseguenze per la stessa sanità pubblica.
Secondo Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, è stato
«valicato il passo che distingue il rigore della legge dalla persecuzione».
La senatrice del Pd Mariapia Garavaglia parla di norma razzista e di «pagina buia e vergognosa per il nostro Paese».
Duro anche il presidente dei senatori dell'Udc Gianpiero D'Alia:
«Il Parlamento dovrebbe dire che un governo non deve essere né cattivo, come dice Maroni, né buono, ma semplicemente giusto.
Questo è lo stato di diritto, oggi siamo alla barbarie».
La scorsa settimana mia moglie ed io siamo andati a trovare il 7° nipotino, Roberto, nato il 21 aprile scorso nel reparto Ostetricia dell’Ospedale San Paolo di Milano.

La nostra grande gioia si è accresciuta vieppiù alla vista di questo cartello che era appeso in ogni corridoio di questo nosocomio:

questa è la risposta degli operatori alla norma razziale leghista ma votata anche dal c.d.
“POPOLO DELLA LIBERTA’ ”
!!??

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