domenica, giugno 14, 2009

Le logiche conseguenze

Ipotesi di apologia di fascismo per il gruppo di volontari presentato sabato da Gaetano Saya

L'Msi lancia le «ronde nere», sul basco l'aquila imperiale.

La Procura di Milano ha disposto un'indagine, tramite la Digos, sulle ronde nere presentate sabato da Gaetano Saya.

Nei prossimi giorni il procuratore aggiunto, Armando Spataro, formalizzerà nei confronti dei promotori l'accusa di violazione della legge Scelba: in sostanza, potrebbero essere contestati i reati di apologia del fascismo e ricostituzione del partito fascista, ai sensi della legge del 1952.

L'iniziativa arriva poche ore dopo la presentazione, avvenuta a Milano, della «Guardia nazionale italiana», il gruppo di «camicie grigie» composto per un terzo da ex membri delle forze dell'ordine, legato al nuovo Msi di Gaetano Saya.

«ANDIAMO AVANTI»

- Pronta la reazione da parte dei vertici del nuovo Msi:

«La Guardia nazionale italiana è una onlus regolarmente registrata, come prescrive la legge e non crediamo ci possa essere alcun tipo di reato», ha dichiarato il vicepresidente della «Guardia nazionale italiana» Maurizio Monti.

«Noi andiamo avanti, a meno che i tribunali ci dimostrano che abbiamo commesso dei reati.

È giusto che la magistratura indaghi, ma l'importante è che lo faccia con senso di giustizia.

Se dovessimo avere avvisi dalla Procura i nostri legali prenderanno le dovute cautele del caso».

Alla presentazione di sabato i vertici nazionali dell’Msi avevano annunciato che ci sarebbero a disposizione 2.100 volontari in tutto il Paese, concentrati soprattutto in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia.

«La Guardia nazionale è un’iniziativa apolitica»,

precisavano, nell’ambito dell’attività del nascente Partito Nazionalista italiano guidato da Gaetano Saya.

Lo stesso Saya ha descritto la divisa ideata per le ronde: camicia grigia con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale, basco o kepì grigio con il simbolo dell'aquila imperiale romana, la scritta «SPQR» e il motto «Domine dirige nos». L'equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma chi credete di fregare con il dire che siete apolitici??? e poi dove credete di andare con l'elmetto??? io nn capisco perchè vi piace tanto la guerra se quando c'è da partire siete i primi a cagarvi addosso!!! voi la guerra nn sapete nemmeno cos'è!!! Vergogna per chi in guerra c'è morto per difendere un paese in mano a mafiosi come silvio berlusconi che voi appoggiate!!!

Corrado ha detto...

Ho letto e riletto il commento di "anonimo", un brutto pseudonimo ma tant'è, per capire con chi ce l'avesse.
Con i fascisti o con me.
Se ce l'ha con i primi mi trova alleato e se, invece, ce l'ha con me ha sbagliato bersaglio.
Io ho riportato un fatto di cronaca, lasciano ai miei lettori la libertà di fare le loro conclusioni.
Se poi lo "anonimo" si fosse preso la briga di leggere qualche altro mio post avrebbe capito da quale parte sto.
Mio padre ricercato dalle SS in quanto faceva parte dello Stato Maggiore lasciato dal re in fuga nelle pesti, si unì alle Brigate Partigiane del lazio ed un cugio di mia madre fu impiccato a Bassano del Grappa assieme a tanti altri partigiani.
Non aggiungo altro se non invitare questo mio lettore ad approfondire quello che legge e di non trincerarsi dietro ad un inconcepibile anonimato.

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good