martedì, luglio 21, 2009

L'Italia alla rovescia - 4 seconda parte

L’ITALIA ALLA ROVESCIA

4

seconda parte

Ma tra un furbone e l’altro d’alta “classe” si annidano, in quanto ad evasione, a loro immagine e somiglianza, sia pure in formato ridotto, vastissime schiere di “furbetti”.

Da noi l’immaginazione non ha limiti e, causa anche il poderoso taglio di fondi per la cultura in ogni suo campo e manifestazione, ci si arrangia al meglio possibile.

Questi che riporto qui di seguito sono alcuni dei tanti casi alquanto significativi.

Scrive tale C.P.:

“Gli universitari torinesi sono in agitazione per il previsto aumento delle tasse.

Ho scoperto che alcuni genitori “previdenti” e benestanti inseriscono per tempo il futuro universitario nello stato di famiglia di anziane zie o nonne vedove con pensione bassa.

Doppio vantaggio: la pensionata paga poco o nulla di Irpef, perché il suo reddito diminuisce mentre lo studente paga poco o nulla di tasse universitarie, mensa, ecc… Mi sembra un comportamento da ladri”.

Scrive tale G.G.:

“ Quando è nato il mio primo figlio di fronte alla Clinica Universitaria di Torino c’era e c’è ancora un fioraio.

Comprai un’orchidea per mia moglie; mi accorsi poi che il fioraio aveva battuto lo scontrino per solo il 10 % del prezzo.

Il giorno dopo, su consiglio di mia moglie, andai a comprare dallo stesso fioraio il fiocco azzurro da mettere sul portone.

Anche in questa occasione lo scontrino risultò con somma pari al 10% del prezzo realmente pagato.

Lo feci notare subito al fioraio che si scusò per la “distrazione”.

Andai a denunciare alla Guardia di Finanza ; mi dissero che non potevano giacchè gli scontrini erano comunque stati emessi”.

GRAVISSIMO

Forse a quei tempi imperava un certo generale resosi famoso per alcune

“SPIGOLE VOLANTI”

con mezzi in dotazione della GdF ?

Che dire ? Ci si meraviglia che l’evasione poi raggiunge livelli altissimi ?

Al solo pensarlo oggi si rischia di prendersi l’epiteto di

TESTA DI CAZZO !

Paese che vai condono che trovi.

Da noi, come in tutte le cose, si esagera non nel bene ma sempre nel male!

E la Chiesa silente acconsente, come da noto ptoverbio.

FINE

Capitolo 4

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