martedì, agosto 18, 2009

Predicare bene e razzolare male


PANZANATE FERRAGOSTIANE

aUTOLAUDAZIONI DEL PREMIER

E

PROMESSE, PROMESSE, PROMESSE

LA MIGLIORE DELL’ANNO

ALFANO VI PRESENTERA’ QUELLA CHE E’ STATA LA PRODUZIONE DI NORME ANTIMAFIA,

L’ANTIMAFIA DELLE LEGGI

CONTRO

L’ANTIMAFIA DELLE CHIACCHERE”

Ma i mafiosi di ogni genere e grado già sapevano da tempo

Che il nostro Premier era senza

FONDI

Ho avuto modo di leggere un libro molto interessante dal titolo

FEDERALISMO CRIMINALE.

VIAGGIO NEI COMUNI SCIOLTI PER MAFIA
di

NELLO TROCCHIA

dal quale ritengo utile estrapolare alcuni concetti interessanti per meglio comprendere il problema delle Amministrazioni comunali con infiltrazioni mafiose.

“La democrazia nasce nei Comuni.

E a volte nei Comuni muore.

Sono 185 i Comuni sciolti per mafia dal 1991 a oggi.

Nel casertano, nel reggino, nel palermitano, nel napoletano, nel Sud, qualcuno anche più su.

Comuni che hanno smesso di essere cellule democratiche e si sono trasformati in feudi.

Governati da un finto rituale repubblicano, con istituzioni che scimmiottano il principio rappresentativo e sono invece in mano ai signori del luogo.

Soli, isolati, ridotti in schiavitù.

Con la parte sana e disperata dei cittadini costretta a vedere i riti della vigliaccheria e della piaggeria umana rendere omaggio al mafioso di turno, inginocchiarsi e baciare le mani a chi si è impadronito di un potere che era nato per contrastare gente come lui”.

La tesi provocatoria ma abbastanza convincente di Nello Trocchia, alla fine di un lungo viaggio attraverso i paesi in cui le amministrazioni comunali sono state commissariate, è che a oggi è questo l’unico vero federalismo compiuto.

Lo Stato centrale ha perso per strada molti dei suoi figli, non ha saputo aiutarli prima che la peste li colpisse.

Rosarno, Amantea, Seminara, Riesi, Cerda, Calanna, Volla, ma anche Nettuno, Bardonecchia.

Un elenco pur incompleto ma indicativo non può non far comprendere come questo “costume istituzionale deviato”

sia di natura permanente e che quindi i candidati amministratori vengano ben setacciati dai partiti di appartenenza e quelli delle Liste Civiche siano quanto meno conosciuti come persone senza “macchie di appartenenza” a sodalizi di stampo mafioso.

Capisco che spesso si ricorre a vere e proprie intimidazioni ed proprio qui che il ministro pro tempore deve dare il suo specifico aiuto.

Elenco dei comuni campani sciolti almeno una volta.

Acerra (NA), Arzano (NA),Afragola (NA) (nel 1999 e nel 2005)

Boscoreale (NA),Brusciano (NA),

Casandrino (NA) – sciolto due volte (una nel 1991), Carinola (CE),Casalnuovo (NA),Casapesenna (CE) – sciolto due volte

Casola di Napoli (NA),Casoria (NA) (nel 1999 e nel 2005),Casal di Principe (CE) – sciolto due volte

Casaluce (CE),Casamarciano (NA),Castelvolturno (CE),Crispano (NA)

Ercolano (NA)

Frattamaggiore (NA)

Grazzanise (CE) – sciolto due volte

Liveri (NA), Lusciano (CE)

Marano di Napoli (NA), Marcianise (CE),Melito (NA)

Nola (NA) – sciolto due volte

Ottaviano (NA),Orta di Atella (CE)

Pignataro Maggiore (CE), Pimonte (NA), Poggiomarino (NA) – sciolto due volte, Pomigliano d’Arco (NA), Pompei (NA) – sciolto due volte, Portici (NA), Pozzuoli (NA)

Quarto (NA), Quindici (AV)

San Cipriano d’Aversa (CE), San Gennaro Vesuviano (NA) – sciolto due volte

San Giuseppe Vesuviano (NA), San Paolo Bel Sito (NA) – sciolto due volte

Sant’Antimo (NA), Sant’Antonio Abate (NA), Santa Maria la Carità (NA),

Santa Maria la Fossa (CE)

Terzigno (NA), Torre Annunziata (NA),Torre del Greco (NA), Tufino (NA)

Villa di Briano (CE) – sciolto due volte, Volla (NA).

Fondi (LT) si trova a pochi chilometri da Casal di Principe (CE) e quest’ultimo ad una spanna da Giugliano (NA)-

Per motivi professionali ho avuto continui contatti con le Forze dell’Ordine locali e con alcuni PM di Santa Maria Capua Vetere, di Napoli e di Castellammare di Stabia, una volta istituito il Tribunale per evitare un ultra sovraccarico a quello partenopeo..

Un corridoio molto battuto da personaggi, come suol dirsi in gergo, non tanto per la quale.

Berlusconi ha in mano da più di un anno un dossier di oltre 500 pagine inviato dal Prefetto di Latina ed altre migliaia della DIA e DDA che comprovano legami, nelle principali attività comunali – mercato ortofrutticolo, pompe funebri ed edilizia urbana.

Vi sono stati di già 17 arresti ed indagate un’altra decina di persone.

La capo-gruppo del PD nell’Antimafia ha inviato al Ministro Maroni, che per il vero aveva chiesto l’azzeramento di quella amministrazione comunale, una richiesta di indagini su una società – la FILO srl – in cui risulterebbero quali soci il sindaco Luigi Parisella, il senatore PDL Claudio Fazzone e tale Luigi Peppe, cugino del sindaco.

Tale società parrebbe inattiva ma ha la struttura aziendale in un sito interessato da una variante urbanistica che ne ha aumentato a dismisura il valore.

Questo ed altro ancora ci fanno capire i colpevoli tentennamenti del Premier il quale, così comportandosi, diventa come il tizio che

PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti! Benissimo!
Era da un pezzo che non leggevo qualcosa di tanto lineare e chiaro.
Per quanto poco possa essere, sappia che ha il supporto e la considerazione del nostro piccolo forum che si dibatte contro IL MALGOVERNO E LA CAMORRA che comanda il nostro paese : QUARTO FLEGREO (NA)

Se ne ha voglia (vale anche per i suoi ospiti), venga a dare un'occhiata al nostro forum :

http://quartomondo.forumattivo.com