venerdì, agosto 07, 2009

Un uomo per tutte le stagioni - II^ parte

UN UOMO PER TUTTE LE STAGIONI

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La conferma di quanto scritto su questo tema, anche se non ce n’era bisogno, l’ho trovata in un articolo dello scrittore

GIANCARLO DE CATALDO

dal titolo

LA VERA STORIA D’ITALIA

dal quale possiamo acquisire elementi a comprova di quanto da me sostenuto.

Una serie di eventi visti con gli occhi dei sostenitori dell’attuale premier che confermano in maniera chiara e netta il pensiero di milioni di persone completamente fuori da ogni logica interpretativa della realtà-

Ma ecco l’articolo:

“Ho fatto un giro su blog e siti di gente che non la pensa come me.

Riporto ciò che ho letto:

Don Giuseppe Diana non fu ucciso per il suo impegno contro i clan, ma perché custodiva armi.

O, forse, per questioni di corna.

Lo scrittore Saviano, che ne difende la memoria, di queste cose ne mastica poco; d’altronde, che cosa ci si può aspettare da uno come lui che per vendere qualche copia in più si è finto minacciato di morte dai Casalesi ?

Questa gente appartiene alla stessa genia dei Falcone – il giudice che si mise le bombe da solo all’Addaura e poi diede a un pentito suo protetto licenza d’uccidere - dei Borsellino – che fece carte false per diventare Procuratore di Marsala e lucrare tutti gli indiscussi vantaggi dei Professionisti dell’Antimafia – e degli Impastato – quel terrorista capellone che saltò in aria mentre cercava di sabotare un treno.

Sono anni che un manipolo di sedicenti “intellettuali” di sinistra e qualche prete che farebbe meglio a sostituire alla toga il Libretto Rosso di Mao continuano a spacciare frottole per verità.

Per fortuna, da un po’ il vento è cambiato.

Sempre più persone “non la bevono”, hanno finalmente capito di essere state ingannate da una ossessiva e ridicola propaganda.

E si vanno convincendo della necessità di riscrivere la storia d’Italia.

Ora sanno che a Portella della Ginestra i contadini rossi esagerarono con i mortaretti.

Sanno che il bandito Pisciotta ed il banchiere Sindona soffrivano entrambi di una malattia alquanto diffusa nella Sicilia occidentale: l’allergia alla caffeina.

Sanno che l’anarchico Valpreda fece saltare la BNA di piazza Fontana e che il 2 agosto a Bologna - capitale dell’Emilia Rossa – non si vedeva in giro un camerata che è uno.

Sanno che mafia, camorra e ‘ndrangheta sono invenzioni di spregiudicati sceneggiatori e registi di Hollywood.

Interessante, non vi pare ?”.

Come chiusura una mia ulteriore nota:

e che dire di quanto detto dall’on. Pecorella il quale, con la faccia che si ritrova, comprendendo d’essersi allineato nella schiera di coloro di cui sopra, ha dovuto, spudoratamente, smentirsi.

In facoltà avevo conosciuto un altro Pecorella, l’opposto dell’attuale.

Constato amaramente come l’odore della notorietà e dei soldi cambiano spesso una persona non propriamente convinta dei propri ideali.

E così non c’è da meravigliarsi se in centinaia di migliaia si bevono come fosse acqua fresca il novello vangelo berlusconiano mentre, in realtà, si tratta di scritti osceni che fanno scempio delle verità accertate in via definitiva.

Oggi esiste anche questa Italia spudoratamente falsa, amorale e idolatra.

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