venerdì, settembre 11, 2009

Fascismo e razzismo: ci risiamo ?

CRONACHE

DALLA

ITALIA DI OGGI

Viviamo noi italiani, da un punto di vista politico – etico - morale, in un’epoca del tutto particolare che trova la sua linea portante sulle basi di tutto ciò che è contro ogni regola scritta nella nostra Costituzione e che offende, stravolgendole del tutto, le nostre tradizioni che per lungo tempo fecero dell’Italia un esempio per tutti in tema di civiltà.

Ci può il mondo invidiare se abbiamo un Parlamento che vanta un

“gruppo parlamentare”,

quello dei pregiudicati, indagati ed amnistiati,

dal folto numero ed anche ministri o vice-ministri o sottosegretari ?

Reputo di no.

Ed in quanto a democrazia, lasciamo perdere per ora, ci ritorneremo su presto con un altro post.

E’ di ieri una notizia come questa, di stampo assolutamente razzista che avrebbe fatto furore nel ventennio fascista mentre oggi, dai e ridai contro il diverso, appare ai più come una battuta spiritosa.

Verificate come la intendete voi.

Parla un ministro, appartenente ad un movimento che del razzismo ne ha fatto un punto principale della sua propaganda, che spesso e volentieri si cimenta in trovate che fanno intendere come oggi tale ideologia sia oramai ben compenetrata in nella testa di moltissimi italiani:

“Non vorrei tra cinque anni ed un mese trovarmi un presidente abbronzato”.

Bocciando così, sic et simpliciter, la proposta del Presidente della Camera, di conferire l’elettorato attivo e passivo amministrativo ai profughi regolari.

Parole di Calderoli.

Bossi, poi, a sostegno, ha classificato Fini come “matto”.

Già anche il Premier “migliore degli ultimi 150 anni” – a suo dire – aveva abbozzato qualcosa di simile di quanto detto da Calderoli, non appena saputo chi fosse stato eletto come Presidente USA.

Questo fantastico nostro Premier ha tanta fantasia nel dire le cose, sembra che viva tra le nuvole, non sa mai nulla di quello che sta accadendo per merito dei suoi giornali e, relativamente alla democrazia, quella vera, non sa nemmeno cosa sia e dove stia.

Ma anche su questo punto ritornerò a breve, citando quanto scritto in materia da tal Alexis de Tocqueville nel 1800.

Che differenza di idee !

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