mercoledì, settembre 02, 2009

Feltri ed il suo botto contro Boffo

QUELLO CHE LA CONGREGAZIONE

del

SILVIO RE

NON DICE, TACENDO PER

POTER CONTINUARE A PASCERCI COME PECORONI

La verità mi fa male, cantava un tempo Caterina Caselli.

Di tale assunto il premier e la sua (sta per proprietà) congrega ne ha fatto, continuando a farlo, il proprio credo pubblicitario.

Con in testa il capo, seguito a ruota dai suoi fidati amici, ministri, deputati, imprenditori, che siano si canta la stessa solfa, cioè la menzogna anche a costo di costruire un castello di bugie, un castello dalle basi di carta.

Mi ha fatto una enorme impressione una manciata di righe scritte da tale

FERNANDO CABILDON

Pubblicate oggi su l’Unità; eccone il testo:

“ Boffo sin dall’inizio spiegò che quel cellulare veniva usato anche da altri e, in particolare, da un ex drogato che era stato assunto nella redazione di

AVVENIRE

con lo scopo di aiutarlo al reinserimento.

La decisione di pagare l’ammenda di 516 euro fu presa allo scopo di proteggere il ragazzo”.

RISPOSTA

di

LUIGI CANCRINI

“Un giornalista vero dovrebbe, quando riceve una lettera anonima, approfondire.

Prenderla per buona e spararla in prima pagina è un comportamento da killer del giornalismo che usa come pallottole le “sue” notizie non documentate.

I picciotti fanno i killer perché non sanno o non hanno possibilità di guadagnarsi da vivere e rischiano il carcere a vita, tuttavia Feltri fa il killer solo perché vuole vendere 50.000 copie del suo giornale ed in più non rischia nulla.

In comune con i killer ha solo la fierezza di chi sente di aver fatto quello che gli è stato richiesto di fare dall’onorata società cui si compiace di appartenere e la mente “poco ammobiliata” (parole di Saviano) delle persone che si sentono molto (troppo) intelligenti.

Balzano all’onore della cronaca per uno scoop che è un bidone, lui non è in grado, infatti, di capire quanto poco professionale ed etico sia stato il suo comportamento e lo difende a spada tratta.

Pronto a ricominciare domani se un’altra lettera anonima gli fornirà uno spunto per colpire quelli di cui lui sente (confusamente) che potrebbero essere persone migliori di lui”.

Sin qui Cancrini.

Se mal no ricordo Vittorio Feltri, direttore di 'Libero', e' stato radiato

dall'Albo dei Giornalisti per aver pubblicato alcune immagini di bambini ricavate da un sito pedofilo.

La delibera di radiazione e' stata presa all'unanimita' dal Consiglio

dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, motivando questa pesante decisione per aver il Feltri operato al di fuori del dettato costituzionale e delle norme deontologiche dalla professione giornalistica fissate per legge".

Tanto nell’anno 2000 ma venne poi riammesso, non ne conosco le motivazioni, nel 2003.

Lo stesso Cancrini, alcuni anni fa, ebbe a scrivere che Feltri, da giovane, patì molto per un forte esaurimento nervoso da cui non ne uscì del tutto indenne, visti i suoi atteggiamenti spesso alquanto discutibili.

L’ho conosciuto di vista mentre si attendeva la chiamata per l’imbarco di un volo Milano – Roma di un primo pomeriggio.

La sala d’attesa non è che fosse gremita, anzi, eravamo in pochi.

Arriva il Feltri il quale, constatato che i presenti lo guardavano, se ne andò con sottobraccio un folto numero di giornali.

Ci imbarcammo ma l’aereo non poteva partire; mancava Feltri, richiamato più volte arrivò con un certo ritardo.

All’atterraggio scendemmo tutti in un baleno meno lui.

Pensai che non volesse mischiarsi con noi, poveri mortali.

Una strana personalità che alle volte ha anche avuto il coraggio di bacchettare Berlusconi quando, secondo il suo punto di vista su alcune iniziative, riteneva corretto farlo; questo era un suo merito pur tra mille “demeriti”.

Non ho capito oggi il suo passaggio da Libero al Giornale per volontà non dell’editore ma del suo fratello premier.

Subito dopo il botto contro Boffo !

GATTA CI COVA

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