venerdì, settembre 25, 2009

Lettere al Direttore - 1

LETTERE AL DIRETTORE

ALCUNE INGENUE

MA

ALTRE TOSTE

Editoriali, approfondimenti su tematiche riguardanti una vasta gamma di problematiche di assoluto interesse.

Tutto bene, li leggo volentieri ma ciò che più mi attraggono sono le lettere che i lettori inviano ai quotidiani da loro preferiti.

La prima di un certo interesse che ho letto in questi giorni riguarda la

“GRANDE EVASIONE FISCALE”,

argomento di piena attualità e molto sentito da chi paga normalmente le tasse perché, ove questo fenomeno negativo per tutta la comunità venisse non dico eliminato ma quanto meno riportato dalla attuale imperante patologia entro limiti normali, tutti, chi più chi meno, ne trarremmo indubbi vantaggi.

Per esempio una diminuzione delle aliquote fiscali ovvero investimenti in opere necessarie per migliorare quanto di carente esiste ancora nei servizi in Italia, a cominciare dalla sorveglianza per la nostra sicurezza per finire alla circolazione delle persone e delle merci a risparmio di tempo e di costi.

Per non parlare poi del caos di molti nosocomi.

Si chiede un lettore:

“MA COME MAI PER IL FISCO I RICCHI SONO SEMPRE DI MENO ?

Saggia domanda.

La notizia che lo avrebbe spinto a scrivere è quella secondo la quale

“solo due italiani su mille hanno dichiarato un reddito di oltre 200mila euro e, quasi tutti erano lavoratori dipendenti”.

In buona sostanza si può affermare con assoluta certezza che ad evadere, elusori totali a parte, sono coloro che non rientrano nella categoria dei lavoratori dipendenti.

Una vera e propria casta, come suol dirsi a fronte di una gran massa di persone che si ritengono furbe e/o privilegiate.

Domanda del lettore:

“Ma da dove sono stati presi i numeri così come citati ?”

Risposta:

“Nel mese di luglio l’Agenzia delle Entrate aveva fatto sapere che gli italiani con un reddito dichiarato superiore ai 200mila euro erano appena lo 0,2 % del totale.

Una percentuale del tutto incredibile tenuto conto del tenore di vita tenuto normalmente da costoro”.

°°°°°°

Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella

nel loro libro

“LA CASTA”

avevano riportato come nel 2001 ben 230mila italiani avessero acquistato un costosissimo SUV ma che solamente 17mila avevano denunciato un reddito coerente – calcolato in 300mila euro - a quell’acquisto.

Ritornando a noi, apprendiamo che nel 2008 – redditi relativi all'anno 2007- i dati confermano che solamente due italiani su mille hanno denunciato un reddito superiore alle 200mila euro.

Si tratta di quasi 76mila persone di cui:

43.006 sono lavoratori dipendenti – che non possono sfuggire al fisco - mentre dei rimanenti 32.683 ben 18.811 sono pensionati, sia pure d’oro, mentre i rimanenti 20.061 appartengono alle categorie di imprenditori, liberi professionisti, commercianti, artigiani che hanno scelto di lavorare in proprio.

E gli altri ?

L’evasione e l’elusione fiscale è una prassi seguita in tutto il mondo ma da noi è oramai divenuto un fatto endemico atteso che la pressione fiscale è troppo alta anche per i redditi bassi.

E, se ne si dà l’occasione, in molti ne approfittano a tutto spiano, tanto poi tra scudi fiscali, sanatorie ed altro di tal natura con poco, anzi pochissimo, si riesce a farla franca.

Per non parlare poi dell’espatrio di capitali all’estero nei paesi definiti

“PARADISI FISCALI”

con la certezza che il loro rientro in Italia sarà “protetto” dal solito “scudo” con relativa assoluzione per legge di tutti i reati connessi.

Paga invece, a volte con enormi sacrifici, non il giusto ma quello che impone la legge che non è né giusto né equo, il solito Pantalone.

Nessun commento: