domenica, novembre 08, 2009

Gente da non raccomandare

IL SINDACO ALEMANNO

URLA

“A NOI !”

E si apre a Roma la

CACCIA AI LAVAVETRI

suscitando le preoccupazioni del

cardinale vicario Agostino Vallini.

Risultato dell’incontro

SPQR:

NO, L’ORDINANZA NON LA RITIRO !

Ognuno in Italia è libero di dire e fare ciò che più gli garba, specialmente se si tratta di vere e proprie mascalzonate; chissà sino a quando !

Ma, indipendentemente da ciò, quello che fa più rabbia, è l’indecente silenzio delle autorità su alcuni fatterelli che, sia a Roma che fuori porta, accadono con una frequenza allarmante tanto da diventare, senza voler esagerare, un nuovo sport, un passatempo di stile nazi-fascista.

Se non fosse per la solerzia con cui alcuni magistrati, i tanti vituperati PM di turno, si sono dati da fare sino ad ieri e lo faranno, statene certi , anche in futuro, questa catena di stile che va oltre al teppismo, sfociando in un vero e proprio carosello criminale, staremmo ancora ad aspettare inerti per scoprire a chi toccherà oggi.

Cronache truculente sui giornali sui quali alcuni benpensanti minimizzano mentre altri denunciano energicamente uno stillicidio di aggressioni.

Riporto qui di seguito un articolo tratto da

IL MESSAGGERO

Ostia, presa la baby gang del Lido Nord:

denunciati per aggressione razzista

Nelle case di otto minori tra i 14 e i 17 anni,

armi e foto di gruppo con il saluto romano

Ma chi sono questi ragazzi, a quale tipo di famiglia appartengono ?

Ragazzini di buona famiglia: dopo la scuola botte agli stranieri.

Si annoiavano ma è la mancanza di valori e odio per il diverso: ecco le baby gang di Ostia e dintorni; anzi, per quello che si è scoperto successivamente nelle loro abitazioni, seguaci di una dottrina nazi-fascista.

Sono figli di insegnanti e di professionisti.

Di mattina a scuola nei licei del litorale, di sera a caccia di stranieri da pestare.

Due delle baby-gang del litorale hanno un’identità: sono diciassette bulli, tra i 16 e i 18 anni, ritenuti protagonisti di almeno tre episodi violenti, costati il ricorso alle cure dei medici per le loro vittime.

Per nove di questi sono scattate le denunce: sette sono accusati di lesioni aggravate, due di favoreggiamento.

I carabinieri li cercavano tra le comitive più rissosse.

Bisognava dare nomi e volti a quei cinque individui che la sera del 20 settembre in via di Saponara, ad Acilia, avevano lanciato sassi e preso a pugni il bengalese F.G. di 29 anni, causandogli lesioni guaribili in cinque giorni.

Gli avevano urlato contro «sporco negro te ne devi annà via da qui»,

come poi erano tornati a fare la notte del 1° novembre nel parco Arcobaleno, sempre di Acilia.

Gli aggressori in questo secondo caso erano stati una decina e avevano fratturato il setto nasale e procurato un trauma cranico al domestico bengalese M.P. di 29 anni.

Un’analoga emergenza era scattata anche a Ostia.

La sera del 29 settembre un polacco di 33 anni era stato offeso e massacrato nel giardino di via delle Repubbliche Marinare: per lui lesioni guaribili in 25 giorni.

Ed il 17 ottobre al Pontile avevano preso a bottigliate, calci e pugni un ragazzo adottivo d’origine bielorussa apostrofandolo come «sporco polacco».

Quel giovane, dimesso con trenta giorni di prognosi, ancora patisce le conseguenze fisiche di quell’assalto.

I militari del Gruppo Ostia agli ordini del colonnello Giuseppe La Gala si sono dati una strategia per arrivare a individuare i responsabili, stante anche l’iniziale reticenza dei testimoni.

I carabinieri della compagnia hanno passato al setaccio i luoghi d’incontro dei giovani, monitorando in particolare le comitive serali, visto che gli agguati erano avvenuti tutti al buio.

Alla fine, dopo aver identificato oltre trenta ragazzi, è bastato spingere l’acceleratore per ottenere parziali ammissioni e la collaborazione di alcuni dei testimoni.

Per i fatti di Acilia sono stati denunciati cinque giovani, tutti incensurati e tutti studenti, figli di famiglie perbene.

Più articolata la situazione di Ostia.

”Er lenticchia” di 16 anni, lentigginoso, doppio pearcing sul labbro superiore, nullafacente e ”Er ciccione”, gigante di meno di 17 anni, studente d’istituto tecnico, entrambi con precedenti per rapina e violenza, sono stati denunciati per lesioni.

Altri due diciassettenni per favoreggiamento: pur essendo presenti in almeno uno dei pestaggi, quello più grave, si sono rifiutati di collaborare con gli investigatori. «Questa è la dimostrazione - sottolinea il colonnello La Gala - che il bullo è favorito spesso da chi assiste o partecipa passivamente, anche con solo una risata, e che se non denuncia il fatto diventa complice di un modo di fare che va contrastato».

Questi sono i nostri veri problemi del giorno d’oggi.

Ma se ne parla poco o nulla perché si preferisce dirottare i discorsi politici su problemi fasulli.

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Beh, che dire ?

Hanno dei bravi maestri in questo genere di avvenimenti.

I giovani maschi picchiatori e persecutori mentre le giovani donne hanno oramai un uno sogno: divenire “veline”, anche senza veli, modelle ed anche partecipare a trasmissioni TV, con particolare preferenza per il “Grande Fratello; anche a costo , per intraprendere un siffatto percorso televisivo, di cedere un qualcosa di loro stesse.

Ma su questo dall’oltre Tevere non arrivano, non parlo di invettive, nemmeno commenti.

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