giovedì, gennaio 21, 2010

Brambilla anti - Italia

La ministra Brambilla che monitorerà (e punirà?) i media disfattisti rei di affossare il turismo «sputtanando» Papi e quindi (!?) l’Italia, è la stessa persona che, con Prodi al governo, dipingeva l’Italia come un Bronx a forma di stivale, in balia di orde di criminali scorrazzanti nel degrado sociale e ambientale.
Lo faceva da un’apposita televisione ad personam, in onda 24 ore su 24 via satellite e 2 su 24 via frequenze subappaltate da ruspanti tivù locali.
Il palinsesto dell’allegra emittente prevedeva, intervallati da peana a Silvio, «monobattiti» (dibattiti a senso unico) sull’allarme insicurezza, telefonate di cittadini terrorizzati dal Crimine e inviperiti col governo, filmati assortiti su incurie, macerie, discariche.
Ospite di Ballarò, la Brambilla mai in vacanza diede cifre negative, poi risultate false, sull’economia sarda, e accusò Soru di lasciare l’isola alla mercè dei cani randagi.

Prima che il suo osservatorio con un’indagine retrospettiva la becchi, si costituisca.

Una

Brambilla Michela Vittoria,
double face.
Come del resto tutti i forzisti prima  e cambiati di botto,
poi,  senza manco saperlo,
in libertisti
ma sempre discendenti dello stesso pduista.
Qualora non dovesse accettare l’invito di Enzo Costa
se ne ritorni a vendere il pesce,
sua professione abituale prima di entrare in politica.
Forse lì potrebbe avere ancora anche qualche successo.
Ci ritorni, non è mai troppo tardi.
Già il pesce incomincia a puzzare,
e, come un noto detto popolare ci dice,
proprio dalla testa.

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